La stagione turistica sul Lago di Como è ancora tutta da programmare e da ripensare, in vista di ciò che succederà a livello sanitario nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Tra l’attesa per il prossimo Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio, l’andamento della pandemia nei Paesi europei e l’avvio della campagna vaccinale, abbiamo cercato di fare il punto sul prossimo futuro del settore insieme a Giuseppe Rasella, rappresentante per il turismo in Camera di Commercio Como-Lecco.
Quali sono le previsioni per il turismo sul lago, quest’anno? Quando inizierà la stagione?
La situazione purtroppo è ancora molto incerta, siamo preoccupati per la stagione estiva ma anche per quella invernale ancora in corso. Come Camera di Commercio comprendiamo anche il territorio della montagna e sappiamo che le attività stanno facendo molta fatica nell’area lariana. Il nostro obiettivo, facendo i conti con la pandemia, è salvare l’estate cercando di avere almeno i numeri della scorsa stagione. Nessuno può prevedere cosa succederà ma ci sono alcuni segnali chiari: ad esempio non appena sono iniziate le campagne di vaccinazione nei Paesi europei, ho visto iniziare ad arrivare alcune prenotazioni per i mesi estivi. Il prodotto Lago di Como mantiene un appeal ancora alto, piace molto ai turisti e quindi auspichiamo che, non appena la situazione sarà normalizzata, si potrà avere una nuova normalità che permetta di farci lavorare sia sul lago sia sulla montagna.
L’ipotesi del ritorno della Lombardia in Zona Rossa, la proroga dello stato di emergenza a livello nazionale fino al 30 aprile e del divieto di spostamento tra Regioni, portano il rischio che le prenotazioni già in essere vengano cancellate nelle prossime settimane?
Andremo incontro a una stagione fatta di prenotazioni e cancellazioni “last second”, per questo dovremo dare la massima flessibilità capendo che non è colpa dei clienti ma della situazione che stiamo vivendo. Dal Governo, d’altra parte, ci aspetteremmo una visione un po’ più ampia e non tutta questa indecisione, anche per i nostri colleghi ristoratori per cui le restrizioni stanno creando un invenduto e di conseguenza un forte contraccolpo economico. Preferirei comunque restare in Zona Rossa il tempo necessario per portare avanti una buona campagna vaccinale e arrivare all’estate sicuri. Un numero di contagi elevato a maggio creerebbe una situazione irreparabile, meglio tenere duro adesso. Anche la montagna recupererà la stagione in estate. I trend del 2021 saranno molto simili a quelli del 2020: turismo di vicinanza non solo a livello regionale ma anche dai Paesi europei vicini, scelta della montagna per via degli spazi all’aperto e dei borghi. Magari soffrirà di più il capoluogo, per cui si potrebbe cercare qualche soluzione a livello di cultura.
A proposito di Como, gli ultimi dati sulla tassa di soggiorno mostrano un calo di incasso del 60% nel 2020 (526mila euro) rispetto al 2019. E il 70% delle entrate proviene da alberghi a 3 o 4 stelle.
E’ un dato oggettivo che mostra qual è la situazione, il calo rispecchia i flussi turistici della città lo scorso anno e purtroppo temo che dovremo farci i conti anche nel 2021. Ad ogni modo, sul lago e non solo, sto vedendo che molte strutture si stanno rinnovando cercando di intercettare desideri della clientela che verrà. Al centro ci sono proprio i bisogni degli ospiti. Vuol dire che ci stiamo preparando, non appena la pandemia sarà aggirata il lago tornerà in auge. Nonostante la crisi, quindi, vedo tanti colleghi che stanno investendo nelle proprie strutture.
Ci sono progetti in cantiere con la Camera di Commercio, per rilanciare il turismo sul territorio?
Anzitutto dobbiamo avere una sintesi comune e farci trovare pronti con le strutture. Siamo ancora in mezzo alla tempesta ma è meglio farsi trovare pronti, perché prima o poi finirà. Chi partirà prima avrà maggiori chance di successo. Lo scorso anno abbiamo presentato a Milano il progetto Lake Como Restarts perché avevamo capito che il mercato di riferimento per la ripartenza sarebbe stato locale, come Camera di Commercio cercheremo di fare azioni proprio sul mercato di prossimità e il prodotto estate anche quest’anno. Promuoveremo molto l’estate, non possiamo rischiare di perderla. Altri progetti in corso sono Lake Como Christmas Lights Festival, cui abbiamo dato il nostro contributo, che ha valenza per l’inverno e speriamo sia un attrattore per il Natale 2021. Poi faremo altre iniziative legate a tutto territorio lariano, abbiamo vinto il bando regionale Pic che coinvolgerà oltre 50 enti e istituzioni del territorio comasco e aiuterà a fare sistema e creare eventi. Infine Make Como che permetterà la riscoperta delle nostre tradizioni del fare e del saper fare, inoltre torneremo sulla promozione del turismo attivo puntando anche sui giovani.