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Turismo, Lombardia fuori dalla top ten. Ma ecco perché non dobbiamo lamentarci, anzi siamo bravissimi

L’erba del vicino non è sempre più verde. Si potrebbero commentare così i risultati della Lombardia nel Regional Tourism Reputation Index, la classifica delle regioni italiane stilata dall’istituto di ricerca Demoskopika pubblicata pochi giorni fa.

Otto gli indicatori presi in esame: visibilità dei portali turistici istituzionali regionali, social appeal presso gli stakeholder, popolarità e fiducia di ciascuna destinazione regionale, reputazione del sistema ricettivo, numerosità delle strutture ricettive e mete preferite dagli italiani (si badi bene, non dagli stranieri) per le loro vacanze.

Risultato? La Lombardia si posiziona all’11° posto perdendo tre posizioni rispetto al 2019, non raggiunge la sufficienza (99,1 il punteggio finale rispetto ai 100 punti minimi) ed è fuori per un soffio dalla top ten preceduta da teste di serie imbattibili come Trentino, Sicilia, Toscana, Emilia, Sardegna ma anche da una sorprendente Basilicata.

Un risultato che, letto così, può sembrare deludente, roba da far puntare subito il dito contro la comunicazione e la ricettività, ché se per Expedia, in fatto di alberghi, la Lombardia si posiziona al ventesimo – e ultimo – posto e il Molise che-neanche-esiste al dodicesimo allora qualcuno, signoramia, deve dare delle spiegazioni.

E invece, senza voler per forza essere accondiscendenti, bisogna ammettere che ce la siamo cavata meglio del previsto e che quell’undicesimo posto e quel “6 meno meno” sono quanto di meglio avremmo potuto fare di questi tempi.

E per scoprirlo basta guardare nel dettaglio le classifiche dei singoli parametri.

Un dignitosissimo 12° posto nell’indicatore “Appeal tourism destination”, ad esempio, è già un successone. Perché, siamo onesti, chi tra i 1.539 intervistati al 28 di maggio, in piena fase 2 con le regioni blindate e le prime timide riaperture delle attività, alla domanda “Dove andrà in vacanza quest’anno?” avrebbe risposto “In Lombardia”, nell’epicentro del Covid?

E se per Expedia e Google Travel le nostre strutture ricettive non sono un granché (rispettivamente ventesimi e diciottesimi), per Booking siamo tredicesimi e per Tripadvisor, non esattamente l’ultimo dei portali di prenotazione, addirittura terzi. Ok, migliorabili ma non un’assoluta catastrofe.

E se inserendo su Google le parole “Lombardia viaggio” (in italiano, quindi escludendo tutto il turismo straniero) tra luglio 2019 e luglio 2020 siamo settimi (e ci lasciamo alle spalle regioni come il Veneto o l’iridato Trentino, il Lazio e l’Emilia Romagna), di questi tempi possiamo proprio darci una pacca sulla spalla.

Insomma, dati alla mano verrebbe da dire che è facile, in tempi di distanziamento, essere sul podio se hai la solitudine dei sentieri ai piedi delle Dolomiti o tra i colli della Val D’Orcia. E vinci facile se hai il mare della Romagna, della Puglia e della Sardegna. Un po’ meno facile se, in tempi di Covid, ti chiami Lombardia. Per una volta diciamocelo: siamo bravi.

(NB: tutte le immagini presenti sono d’archivio e sono state scattate in tempi pre Covid)

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