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Università dell’Insubria, riapre il collegio Santa Teresa. E a Varese l’ateneo acquista il City Hotel, sarà residenza per studenti

Un nuovo spazio per l’Università dell’Insubria in una posizione strategica in centro Varese: l’Ateneo sta per acquistare il City Hotel per farne una residenza per gli studenti. E la notizia arriva a pochi giorni dalla delibera del Consiglio di amministrazione dell’ateneo che ha stanziato anche i fondi necessari per la riapertura del collegio Santa Teresa a Como, dove da luglio 2023 saranno disponibili trenta posti letto.

L’ex Convento, di proprietà del Comune di Como, è stato concesso in comodato d’uso gratuito all’Università dell’Insubria nel 2015. L’Ateneo ha programmato per l’inizio del nuovo anno opere per circa 300mila euro per mettere in funzione la struttura, tenendo anche conto delle nuove normative che impongono l’adeguamento degli impianti. Sarà inoltre adottata una politica di risparmio energetico e contenimento dei consumi, in linea con gli obiettivi di efficientamento e sostenibilità dell’Ateneo.

Con queste operazioni l’Università dell’Insubria raddoppia i posti letto per gli studenti: a Varese i 65 posti del City si aggiungono ai 96 del Collegio Cattaneo, in attesa del Campus Diffuso di Biumo; a Como i 34 posti del Santa Teresa ampliano l’offerta della Presentazione, dove al momento i posti sono 40 ma diventeranno 90 con l’acquisizione di tutta la struttura dal Politecnico di Milano.

Un’operazione complessiva di circa quattro milioni euro, per i quali l’Insubria ha ottenuto un importante cofinanziamento di 2 milioni e 600mila euro dal Ministero dell’Università e della ricerca, nell’ambito di un bando per la realizzazione di posti letto per universitari, con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il decreto di assegnazione è datato 28 novembre e pubblicato sul sito del Miur: l’Ateneo di Varese e Como è in ventunesima posizione su 46, seconda università in una graduatoria caratterizzata dalla prevalenza di soggetti privati, a testimoniare il valore e il merito del progetto gestito interamente dagli uffici dell’Insubria.

Un commento positivo dal Rettore Angelo Tagliabue: «Anche con il City Hotel, come con il progetto del Campus Diffuso, portiamo l’università e gli studenti nel cuore della città, in un’ottica di sostenibilità sociale, di dialogo, di condivisione di risorse e servizi, di sinergia di azioni. Il tutto con attenzione alle tematiche della rigenerazione urbana. Di fatto, tra Varese e Como, stiamo raddoppiando l’ospitalità per i nostri studenti, con una politica di sostegno, di riconoscimento del merito e di agevolazioni contro il caro prezzi».

Il City Hotel, ubicato in via Medaglie d’Oro 35, è una struttura alberghiera di sette piani, per una superficie totale lorda di 3235 metri quadrati, «completa di arredi e corredi e con impianti funzionanti e certificati», come si legge nella proposta di acquisto che sarà finalizzata a inizio dicembre tra l’Università dell’Insubria e la società della proprietaria Bianca Maria Ambrosini.

Il collegio universitario avrà 65 posti letto in camere doppie, spazi comuni per ristorazione, sale meeting e servizi e potrà accogliere gli studenti già da gennaio 2023. Di fatto. Strategica la posizione. Il City sorge tra le stazioni ferroviarie (da dove è operativo anche il collegamento Tilo con Como), l’uscita dell’autostrada Milano-Laghi e piazza Repubblica, dove ha sede il Rettorato.

 

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