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Vaccino over 80, attacca la Uil: “Regione fa perdere tempo ai medici. Obiettivo giugno rischia di fallire”

“Riteniamo assurdo e poco proficuo il compito assegnato da parte di Regione Lombardia ai medici di famiglia di svolgere attività di supporto agli utenti con età da 80 anni in su a manifestare la propria adesione alla vaccinazione anti covid-19 collegandosi alla piattaforma dedicata”.

Così Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil lariana, l’accusa è chiara: il lavoro dei medici è stato complicato da passaggi burocratici che ne rallentano l’attività. “Utilizzare – spiega Monteduro – i Medici di famiglia in attività strettamente amministrativa, che potrebbe essere delegata ad altri soggetti, come ad esempio le associazioni del terzo settore, è irrazionale e poco efficace dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse a disposizione sul territorio.

Quindi la proposta di un’alternativa: “Sarebbe stato più logico e razionale assegnare ai Medici di Famiglia il vaccino Moderna e chiedergli di procedere alla somministrazione dello stesso ai propri pazienti di età da 80 anni in su, supportando la rete del sistema ospedaliero introdotta per questa fase vaccinale, sul tutto il territorio Lombardo ci sono oltre 6.000 medici di famiglia”.

Conclude il segretario: “Certamente tutto questo deve essere pianificato e programmato attraverso il coinvolgimento dei Medici. Siamo in una situazione nella quale la velocità dei tempi di reazione nelle azioni da mettere in campo sono essenziali per delimitare la diffusione del contagio da Covid 19 ed è quindi necessario ottimizzare ed utilizzare in modo appropriato le risorse umane, logistiche e strumentali a disposizione del sistema Paese. Non possiamo più perdere tempo altrimenti gli obiettivi di vaccinazione di massa entro la fine di giugno saranno solo un sogno”.

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Un commento

  1. Se si leggono e si ascoltano le dichiarazioni della Regione Lombardia, dell’Assessore, del Governatore e del Commissario, si ha l’impressione che le vaccinazioni saranno un gioco da ragazzi. C’è chi parlava di prima dell’estate. C’è chi, addirittura, auspicava l’industrializzazione delle iniezioni.
    Se guardo invece attentamente come stanno affrontando il problema, ho delle strane sensazioni. Ad essere onesto non riesco a togliermi la convinzione che a breve quando la piattaforma della Regione sarà bloccata dalle molteplici richieste di prenotazione on-line, le code davanti alle farmacie saranno bibliche, i Comuni avranno i telefoni in fiamme dalle continue richieste, i Medici di base saranno sul piede di guerra. Allora, ma solo allora, la Regione Lombardia appalterà le vaccinazioni, ovviamente a pagamento, alle strutture ospedaliere private. La colpa sarà ovviamente di Speranza (ormai in Lombardia morta da un pezzo!) che il “capitano”, in un’intervista ieri sera, ha già nominato “capro espiatorio” della manifesta incapacità dei suoi. ?

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