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Variante Tremezzina, cronache da Colonno. Il residente: “Se non ci sono problemi è perché stringiamo i denti e ci siamo organizzati”

Arrivati quasi alla metà dei 120 giorni previsti di chiusura della Statale Regina a Colonno, per la realizzazione del portale sud della Variante della Tremezzina, è arrivato il momento di tirare le primissime somme su questi, quasi, primi due mesi. E chi non potrebbe darci delle delucidazioni migliori, su disagi e vita di paese, se non un residente del piccolo borgo sul lago?

“Io abito molto vicino alla zona dei lavori – ci racconta un lettore (chiede di non avere visibilità con nome e cognome ma l’identità è verificata dalla redazione) – devo ammettere che pensavo che la situazione si rivelasse ben peggiore e invece il cantiere non disturba la quiete pubblica e i lavori sembrano procedere spediti. A parte un paio di volte in cui ci sono stati dei forti botti, le esplosioni non sono così rumorose, basta accendere la televisione e non si sentono”.

Il traffico in questi mesi è stato quasi pari zero, a causa della chiusura: “Ogni tanto qualche camion passa, ma la maggior parte vanno verso Como” commenta.

Emerge poi il tema del piano trasporti, questione molto dibattuta tra i residenti: “E’ andato tutto abbastanza bene, in pochi hanno avuto grossi problemi – sottolinea – c’è però da chiarire un punto. I problemi si sono evitati perché i colonnesi si sono ben organizzati e stanno stringendo i denti per sopportare i disagi. Se proprio dobbiamo dirla tutta, dopo quasi due mesi ci sono ancora problemi con le coincidenze e con gli orari delle corse dei battelli”.

I residenti inoltre, essendo il pontile di Colonno ancora inagibile (a questo link gli ultimi aggiornamenti), hanno dovuto spostarsi a Sala Comacina per prendere i mezzi della Navigazione, ma non solo: “Dopo che il minimarket la Locanda del Vino buono ha chiuso fino alla riapertura della strada (ne abbiamo parlato i mesi scorsi), per qualsiasi tipo di acquisto dobbiamo andare a Lenno, Menaggio o Porlezza – conclude – fortunatamente, soprattutto per i più anziani, il bar Los Mulinos, accordandosi con un panificio, vende pane e latte per questi quattro mesi”.

Insomma, sicuramente un periodo non facile per il piccolo paese del lago. I disagi sono ancora molteplici, ma è difficile che la situazione migliori a metà dell’opera, i colonnesi quindi dovranno stringere i denti, sperando che non ci siano ritardi nella riapertura della Regina.

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