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Variante Tremezzina, i residenti temono ritardi del cantiere. Bongiasca: “C’è un contratto ma sul maltempo no bacchetta magica”

Settimane caldissime per il lago. Al centro la chiusura della Statale Regina, all’altezza di Colonno, per i primi lavori per la costruzione della Variante della Tremezzina. Pochi giorni fa si è tenuto ad Argegno un incontro con il Prefetto, il presidente della Provincia e i Sindaci per discutere il piano sul traffico. I temi sul tavolo restano molti e le preoccupazioni dei cittadini non sembrano placarsi. Un problema emerso negli ultimi giorni riguarda il traffico che si sfogherà in Valle Intelvi a causa della chiusura, infatti molto ritengono che le strade di questo territorio non siano all’altezza di un afflusso di veicoli così pesante. Le cave e la poca comunicazione da parte delle istituzioni sono tra i temi al centro delle perplessità dei residenti.

Su questi argomenti, inevitabilmente scottanti, abbiamo intervistato Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como.

Partiamo con la domanda che preme di più ai residenti. A che punto siete con il piano sul traffico?
Lo stiamo facendo ora, ci siamo incontrati negli scorsi giorni con sindaci e prefetto per abbozzarlo. Asf e Navigazione hanno presentato il loro piano, i primi cittadini hanno chiesto qualche lieve modifica sugli orari, per permettere ai ragazzi di recarsi in orario a scuola (qui le novità).

In Valle Intelvi c’è grande preoccupazione per l’enorme afflusso che si verrà a creare, sono previsti dei provvedimenti speciali per il territorio?
Stiamo facendo una manutenzione straordinaria: la settimana prossima asfaltiamo 10 km di strada e abbiamo già rifatto alcuni muretti per allargare le corsie. Sappiamo che le strade sono quello che sono. La strada che attraversa la valle è provinciale e le abbiamo dato un’attenzione maggiore, vedremo nei prossimi giorni se rafforzarla di più per la sicurezza e per gli interventi del 118.

Como Fiorenzo Bongiasca candidato presidente Amministrazione Provinciale

Questione cave. Molti credono che le strade non siano adatte per quel tipo di mezzi. In più in questi giorni Benzoni (presidente del “Comitato amici del Farée e Valle”) ha denunciato il possibile utilizzo di un’ulteriore cava a Lanzo (qui). Conferma questa ipotesi?
Il cantiere è diviso per lotti e per questa fase dei lavori non verranno utilizzate. Nei primi 4 mesi il materiale verrà portato in cave di riempimento fuori Como. Abbiamo tempo e c’è la possibilità di fare modifiche al piano originale, sull’argomento si sono molto mossi i sindaci. Bisogna fare una scaletta degli impegni, per ora pensiamo alla chiusura della strada.

Il sindaco di Centro Valle Intelvi Mario Pozzi (qui) ha segnalato che nel comune di Laino certi tipi di camion non potranno transitare in alcuni punti molto stretti. Come si risolverà il problema?
Ci sono già divieti sulla Strada Provinciale, certi tipi di camion non potranno passare. Tutto questo è comunque sui tavoli, stiamo inoltre collaborando con le Forze dell’Ordine per fare una mappa dei punti più critici e per rafforzare il servizio soprattutto negli orari di punta. Gli incontri sono fatti appositamente per vedere gli uomini che ognuno può mettere a disposizione.

I cittadini spesso hanno criticato la poco comunicazione da parte delle istituzioni, ci saranno dei cambiamenti in futuro?
Abbiamo riscontrato un buon numero di iscritti al nostro canale Telegram (riguardo tutte le novità sul cantiere, Ndr. Qui). Accontentare tutti sarà impossibile. È l’opera che aspettiamo da 50 anni, probabilmente la più importante al momento in Lombardia se non in Italia, una volta finita porterà grandissimi benefici a tutto il territorio.

Molti hanno paura degli eventuali ritardi del cantiere dovuti ad eventuali imprevisti che si verificheranno. Avete un piano B in tal caso?
Voglio essere ottimista, la ditta ha un contratto da rispettare. Se i problemi deriveranno dal maltempo non ci possiamo fare niente, non abbiamo la bacchetta magica.

Ad oggi, come può rassicurare i residenti riguardo a tutte le perplessità emerse in questi mesi?
Tutti stiamo lavorando al massimo per molte ore al giorno, il territorio è delicato e gli imprevisti potranno capitare. Lavoreremo tutti assieme per farci trovare pronti e dare le soluzioni migliori.

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