Alla levata di scudi arrivata dal centrosinistra circa una possibile candidatura della neo-ex forzista Anna Veronelli è seguita poco dopo la comunicazione dell’ingresso ufficiale di quest’ultima in Azione Como (una pura formalità, se ne parlava da settimane). Non una parola però su un’eventuale corsa elettorale, la stessa Veronelli, contattata, non ha chiarito: ne abbiamo parlato qui.
La contrarietà della coalizione che sostiene Barbara Minghetti candidata sindaco era stata ampiamente anticipata dalla capolista Pd, Patrizia Lissi, su queste pagine: Il centrosinistra di Minghetti, Calenda e l’incontro con Veronelli. Lissi (Pd) stronca subito: “Candidarla? Non è opportuno”.
Ebbene a sottolineare la chiarissima posizione dei dem ci pensa oggi anche il capogruppo in Consiglio comunale, Stefano Fanetti. “Stimo Anna Veronelli, nulla da dire sulla persona, ma fino a ieri è stata dall’altra parte, negli ultimi cinque anni è stata presidente del Consiglio sotto l’amministrazione landriscina, ha appoggiato scelte che noi abbiamo nettamente avversato. Va benissimo sia entrata in Azione ma candidarla adesso non sarebbe compreso e io penso non sia opportuno. Deve fare il suo percorso”.
Fanetti sottolinea: “Non è che uno debba fare penitenza ma mi sembra evidente la questione di credibilità davanti agli occhi dei cittadini. A livello di iscritti e simpatizzanti abbiamo registrato voci contrarie e pure comprensibilmente. Poi questa cosa è stata comunque discussa dagli organismi di partito e non uno si è detto disposto a perorare l’ipotesi di una candidatura di Anna Veronelli, questo per dire che non c’è solo la contrarietà di Lissi o Fanetti ma tutto il partito in tutte le sue diverse e molteplici sensibilità si è espresso così”.
Insomma questione chiusa. “Siamo una coalizione di centrosinistra con una chiara identità politica, gli allargamenti non si escludono a priori ma in questo caso parliamo di un personaggio politico che ha attraversato gli ultimi decenni con una collocazione chiara. Mi fa anche piacere che si sia allontanata da un centrodestra sovranista e aggressivo ed è pure vero che da tempo si sentiva in difficoltà. Ma certi passaggi andavano fatti prima, oggi una sua candidatura non sarebbe capita. Io non giudico, non faccio processi ma dobbiamo essere credibili nella nostra proposta politica senza dare adito a polemiche e interpretazione cui questa faccenda potrebbe prestarsi. Non è opportuno e non è utile”.
2 Commenti
Piddini come sempre ipocriti. A furia di intraprendere politiche di destra sono diventati di destra, ma preferiscono far sparire presenze imbarazzanti che tuttavia costituiscono lo specchio della loro reale identità politica.
Ottimo discorso di Fanetti e di Lissi.