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“Politici, di che sicurezza parliamo? Chi paga per l’incuria?”. Via Perti, l’atto d’accusa delle famiglie

Il contrattacco delle famiglie di via Perti è cominciato.

Dopo la bagarre durante il consiglio comunale di lunedì, tra genitori preoccupati per il futuro della scuola minacciata da una potenziale chiusura, il Sindaco, Mario Landriscina e l’assessore alle Politiche Educative, Angela Corengia, un nuovo capitolo sembra sul punto di aprirsi.

SCUOLA DI VIA PERTI: TUTTI GLI ARTICOLI E I VIDEO

Appuntamento alle 9.30 di sabato mattina, quando il comitato dei genitori e il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Como Borgovico incontreranno Landriscina e Corengia.
Se la tensione in aula è stata un piccolo assaggio della determinazione delle mamme e papà degli alunni della scuola elementare, l’incontro di sabato promette ulteriori attriti.

“Stiamo compilando una serie di domande, con l’aiuto di una mamma architetto. Sono domande puntualissime che costringeranno il sindaco a rispondere – ha spiegato Marina Lorenzetti, rappresentate di una delle classi di via Perti – vogliamo delle risposte dall’amministrazione. In particolare rispetto al fatto che se davvero 48 scuole presentano elementi di inagibilità perché solo il nostro istituto è minacciato dalla chiusura?”

Il documento redatto da genitori ha alcuni passaggi incendiari, in effetti, in cui si chiede conto all’amministrazione comunale su diversi punti della vicenda –  già dai primi paragrafi.

L’edificio di via Perti è un bellissimo esempio di struttura in muratura realizzato intorno agli anni 20 è uno dei più belli edifici del centro storico che rappresenta la forza e la magnificenza dell’istituzione pubblica tanto più nell’esercizio della didattica. In termini architettonici è caratterizzato da un sobrio rigore planimetrico ma con una spazialità e luminosità da fare invidia a tanti. Potremmo dire di avere davanti una bella ragazza a cui si nega la partecipazione a Miss Italia. E’ un edificio più solido e sicuro in termini strutturali delle costruzioni in cemento armato realizzate venti o trent’anni fa. Di quale sicurezza parliamo, a quale sicurezza fanno riferimento i nostri politici? Sicurezza igienico sanitaria? Sicurezza strutturale? Sicurezza normativa?


Uno dei punti sollevati dai genitori di via Perti riguarda la dichiarazione di inagibilità del secondo piano della scuola: “a seguito della mancanza di requisisti igienico sanitario ed in particolare alla mancanza di un adeguato numero di bagni ed alla necessità di rialzare di 10 cm il parapetto della scala esterna che serve da antincendio”. Si legge nel documento: 

A seguito di ciò CHIEDIAMO all’amministrazione di voler motivare la mancata manutenzione dei locali al fine di poter usufruire degli ambienti dedicati alle varie attività di cui la didattica necessità e di cui l’edificio di via Perti è già dotato.

Una seconda domanda riguarda le motivazioni per cui via Perti non ha visto regolare manutenzione nel corso degli anni passati:

Ledificio di via Perti, non ha beneficiato in questi ultimi anni neanche della normale manutenzione ordinaria, con ciò intendiamo neanche della normale pulizia da realizzare nelle grondaie e nei pluviali al fine di realizzare un corretto smaltimento delle acque meteoriche. Chi paga l’incuria e l’abbandono degli edifici pubblici, di quegli edifici che appartengono a tutti?


Una terza domanda riguarda gli adeguamenti strutturali al secondo piano, chiuso da tempo. “Quel PIANO CHIUSO, che tanto serve alla scuola e per cui sono state fatte numerose richieste, è SOLAMENTE INAGIBILE A CAUSA DI MANCATO ADEGUAMENTO DA PARTE DELLAMMINISTRAZIONE ALLA NORMATIVA IGIENICO SANITARIA – si legge nel documento – in termini pratici stiamo parlando di gabinetti”.

Il documento dei genitori prosegue con un affondo ulteriore al Comune, reo di non aver fornito materiale e servizi agli alunni.

Forse per lo stesso motivo lamministrazione comunale non fornisce la carta igienica, che in tutti questi anni è stata fornita dai genitori, insieme a tovaglioli, fazzoletti risma di carta, sapone per le mani, rete WI-FI, LIM per la didattica. Tutte cose necessarie nella programmazione dellattuale didattica, non riferita solo alla via Perti ma a tutte le scuole di COMO. Con questo per dire che la scuola di via Perti non è una scuola che costa troppo, non è una scuola sottodimensionata, non ha pochi iscritti, anzi sono in aumento. CHIEDIAMO quanto costa fare un adeguamento igienico sanitario?

In chiusura, il documento riferisce di un piano di adeguamenti strutturali per un ammontare di 100mila euro, comunicato ai genitori degli alunni di via Perti con una “Circolare n.47”.
I genitori, però, si dicono “delusi”, vista l’incongruenza tra la mole della spesa e le effettive migliorie apportate alla scuola.

Gli interventi riportati sulla circolare, circolare che testualmente cito: Gli interventi riguarderanno, la sostituzione dei vetri e la riparazione degli infissi di TUTTE le finestre, la sistemazione dei cornicioni esterni, l’adeguamento della scala antincendio, ai parametri strutturali previsti dalla vigente normativa”, cancella ogni dubbio circa la non sicurezza nella scuola di via Perti. Ma non ci risultano vetri o infissi sostituiti; è stata applicata una pellicola parziale nei vetri che riportano delle lesioni.
Quanto costa questa pellicola? Da semplici mamme che gestiscono l’economia familiare pensiamo che un’integrale e reale sostituzione “degli infissi di tutte le finestre” sarebbe stata più economica? CHIEDIAMO un dettaglio di spesa ed eventualmente un incontro con il responsabile dei lavori.

 

L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE

La vicenda della scuola di via Perti è emersa la settimana scorsa quando l’assessore Corengia ha parlato di una “decisione imminente” per la scuola che “cade a pezzi”. Parole che lasciavano trasparire una postura dell’amministrazione più orientata verso la chiusura dell’istituto che verso il restauro e messa a norma.

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La reazione dei genitori non si è fatta attendere, prima con una lettera aperta in cui le madri e i padri denunciavano l’indifferenza del Comune, ripresa poi dal consigliere Fulvio Anzaldo e amplificata da Enrico Cenetiempo (FI) che ha rimarcato come la scuola non possa chiudere per alcun motivo.

Il consiglio comunale di lunedì ha visto momenti di tensione tra genitori amareggiati e il sindaco – momenti ritratti nel video qui sotto.

 

Sul fronte della Commissione Urgente convocata per affrontare il tema ci sono novità. Nonostante le resistenze iniziali il presidente della III, Franco Brenna (dopo esplicita richiesta del Presidente Anna Veronelli e dei consiglieri Anzaldo, Lissi e Maesani) ieri ha annunciato lavori per lunedì prossimo. La competenza, in questo caso, è l’Educazione. Stessa procedura per il presidente della II, Luca Biondi, sul fronte dei Lavori Pubblici.

Dopo qualche trattativa non semplicissima, pare perplessità di Brenna, la sovrapposizione è stata risolta. I due organismi si riuniranno congiuntamente come da documento:

 

 

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Un commento

  1. Costringere a rispondere il “buon” Sindaco è quasi più complesso che togliere megafono e distintivo al Vice Sindaco.
    Sicuramente daranno la colpa a quelli di prima e a quelli di prima ancora. Poveri sono qui solo da due anni. Hanno appena finito di sistemare le valigie…..
    In ogni caso mi chiedo ma i 9,5 miliardi stanziati dal Governo Renzi nel triennio 2024-2017 e i 2,6 miliardi per il 2018 per l’Edilizia scolastica, a Como non si sono visti? Il Capitolo di spesa recitava la “messa in sicurezza delgli edilifici a uso scolastico”. Non sarà che ci siamo dimenticati di presentare il piano di ristrutturazioni e messa in sicurezza? O il Governo attuale ha azzerato la voce di spesa? O la legge del Governo Renzi ha esplicitamente escluso via Perti?Mah….non so. Lo si chieda al “buon” Sindaco.

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