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VIDEO Chiusa la piscina di via del Dos. “Insensibili!”, protesta delle associazioni e momenti di tensione

Chiusa la piscina di via del Dos. Questa mattina, poco dopo le 10, come annunciato, gli incaricati del Comune, insieme alla dirigente dei Servizi sociali Luciani si sono presentati fuori dall’impianto per ritirare le chiavi della struttura ancora in possesso delle associazioni che utilizzavano la vasca. E fuori si sono radunati – grazie a un passa parola cominciato nei giorni scorsi – per dimostrare ancora una volta la contrarietà verso una decisione tanto contestata, i soci di Thais, uno dei soggetti che utilizzava la piscina per fornire servizi a 50 disabili gravi e altri soggetti che a vario titolo hanno fatto sempre riferimento a questo centro. (qui tutti gli approfondimenti)

Nessuna contestazione urlata anche se si sono vissuti momenti di forte tensione (come mostra il video fornitoci da Thais) , soprattutto all’interno quando gli incaricati del Comune hanno fatto il giro dei locali per verificare la situazione mentre i responsabili di Colisseuma firmavano il verbale.

Adesso il futuro della vasca, dei disabili che dovranno essere trasferiti in altri impianti – alcuni dei quali contestati – e l’intera vicenda dovrà essere risolta in altre sedi. Rimane l’amarezza di tanti utilizzatori. “Purtroppo dobbiamo prendere atto ancora una volta che rimane difficile lavorare con le istituzioni che affogano nella burocrazia. Le procedure per poter migliorare uno stabile diventano lunghe, a volte si perdono creando delle aree morte di ordinaria amministrazione. Avremmo voluto sentire il neo sindaco annunciare la chiusura della piscina per avviare dei lavori e l’impegno a restituire la il prima possibile”, commenta Paola Cavaliere sorella di un utente dell’associazione Thais.

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10 Commenti

  1. Il risultato dell’incompetenza dell’amministrazione (questa e quelle precedenti) scaricata vigliaccamente sui fragili, questo é e scrive per Como una pagina di storia buia.

  2. Adesso solidarietà ai disabili e alle diverse Associazioni nella speranza che oltre a Villaguardia anche altri paesi meglio amministrati di Como, altre associazioni e altri virtuosi cittadini possano dare una mano. Premesso questo, il ragionamento al termine di questo spiacevole epilogo è un altro. Rapinese sapeva che non era in grado di mantenere le sue promesse elettorali oppure è stato così sprovveduto da promettere senza conoscere le difficoltà che avrebbe incontrato? In termini più espliciti, è molto furbo e ha preso in giro chi su queste promesse ha orientato le sue intenzioni di voto oppure è molto fesso e si è preso in giro da solo? Mah……

    1. Molto furbo il pifferaio , ovviamente.
      E cominciano a ripetere le frasi “lo hanno deciso gli altri” , se questo è il “nuovo” complimenti a chi ci è cascato votandoli.

  3. Non voglio prendere le difese di nessuno, anche perché non conosco la questione. Rimane il fatto che non si può pretendere in tempo zero che partano dei lavori. Ci vogliono in primis uno stanziamento ad hoc nel Bilancio Corrente (ignoro se ve ne sia uno), poi un progetto, una gara, etc etc.

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