Dello scandalo delle case comunali di via San Bernardino da Siena ci occupiamo da anni, anche da prima della nascita di ComoZero.
Oggi arriva una nuova, durissima, denuncia dall’organizzazione politica Ri-cominciamo da Como.
Gli attivisti, armati di smartphone, sono andati a documentare in queste ore.
Raccontano: “Chi era con noi, alcuni residenti, hanno segnalato la presenza di topi e di questo il Comune è stato avvertito immediatamente. Una persona che abita nel condominio accanto, privato e non pubblico, grida denunciando la situazione; dice anche di aver già avvisato chi di competenza ma inutilmente”.
GALLERY-SFOGLIA
Proseguono poi con una testimonianza, che riprendiamo integralmente:
La maggior parte delle abitazioni e dei palazzi hanno l’intonaco rovinato; guardando l’esterno di una palazzina si vede una grossa macchia di umidità che prosegue all’interno del muro fino a gocciolare a terra creando una pozza di acqua che defluisce nel primo tombino disponibile. Si presume ci sia una perdita d’acqua.
Le porte di ferro di due stabili sono arrugginite e logorate dal tempo; sono anche difettose pertanto creano problemi alle persone anziane che vivono in suddette palazzine mettendo a rischio la loro salute fisica.
Le cassette delle lettere è zona abbandonata.
L’area cantine è una discarica sotterranea. Molte sezioni sono colme di beni e oggettistica varia lasciata da persone che per diversi motivi non abitano più nell’edifico.
In queste abitazioni sono presenti tante persone in situazioni di fragilità; l’abbandono al quale sono sottoposte crea spesso tensioni, le quali sicuramente non aiutano la convivenza tra vicinato.
In via Bernardino da Sena è possibile vedere le tante difficoltà di una qualsiasi periferia, situazioni che per natura rimangono nascoste lontano dal centro d’interesse di una città, soprattutto di una città vetrina.
Emblematico è un cartellone pubblicitario, lì chissà da quanto. Tutto sgangherato: non è un buon segno.
Le periferie sono state costruite magari senza amore ma non sono tristi.
Come diceva Italo Calvino ne “Le Città invisibili”: in ogni luogo c’è un bagliore, c’è magari un angolo di bellezza; è una bellezza che nasce da queste persone, dalle loro storie anche amare e impegnative, ma sono persone.
Pensiamo che intervenire sulla gestione delle periferie non sia un problema ma un impegno.
Molti appartamenti murati o chiusi con un pannello di legno: vuoti.
Vuoti nonostante i bisogni che la città di Como ha dimostrato: numerose richieste di assegnazione per le case popolare con tempi di attesa spropositati e persone che vivono in strada; vediamo la necessità di costruire un percorso politico serio.
Avere una casa, un tetto, non è forse un diritto di tutti?
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Appunto conoscere, verificare, rispettare ed applicare regolamenti di condominio nel pubblico e nel privato e che nel pubblico (alloggi ALER e comunali) se non rispettati prevedono la decadenza, in barba ad ogni sacrosanto diritto alla casa e attenzione alle periferie e alle fasce deboli della popolazione di cui qualcuno vorrebbe l’esclusiva. Nelle foto dell’articolo vedo masserizie stendini e rifiuti negli spazi comuni condominiali: a chi spetta curarsi del decoro di casa sua e degli spazi comuni? I topi non fanno differenza tra case comunali e non, è l’igiene a fare la differenza e l’abbandono di rifiuti e mangimi per cani sul ballatoio non aiutano. Siamo seri, senza propaganda.
Cara signora Laura
Io la invito a venire a venire a conoscere di persona la situazione le manutenzioni che potevamo fare dagli inquilini sono state fatte poi ci sono dinamiche tra noi inquilini che non conosce perciò prima di parlare e giudicare conosca
Ci sono molti aspetti dell’attuale Amministrazione che lasciano perplessi ma due più degli altri. Il primo è la gestione dei senzatetto che fu tra i cavalli di battaglia della loro campagna elettorale. Nessuna proposta, né stupida né intelligente, ma solo manifestazioni muscolari dell’Assessore ai Servizi Sociali e di qualche consigliere leghista. I senzatetto sono ancora sotto i portici di San Francesco. Il dormitorio è sulla carta. Tutto come e peggio di prima.
La seconda è la dichiarazione che fece poco dopo l’inizio del suo mandato il Sindaco Landriscina a ETV sull’importanza fondamentale che la sua Amministrazione attribuiva alla manutenzione ordinaria. Mi ricordo che disse pressappoco che una buona Amministrazione si riconosce da come gestisce l’ordinario nel day-by-day. Il decadimento del patrimonio comunale è sotto gli occhi di tutti. La piscina olimpionica è chiusa da mesi, i giardini di Villa Olmo, l’Asilo Sant’Elia, ecc.ecc. Abbiamo visto gli effetti della buona manutenzione dichiarata dal nostro Sindaco.
Per queste ragioni, la gestione delle case popolari è la sintesi sconcertante dell’operato di questa Amministrazione: nessun dormitorio e nessuna soluzione abitativa per i senzatetto e condizioni indecorose per inesistente manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico. E dire che erano i piatti forti del loro programma elettorale!
Purtroppo la situazione é davvero impegnativa e preoccupante; questa situazione si trascina da anni; ricorderei gli interventi in tante occasioni dei componenti di PacoSEL e de La Prossima Como, senza andare indietro poi a anni precedenti;
La Prossima Como aveva organizzato anche un Convegno nel settembre 2017, ma nulla é successo; Ora la situazione é veramente, la chiamo impegnativa.
Occorrono interventi da subito; poi ci sono un sacco di vani vuoti, con tutti i bisogni che la nostra città presenta.
E poi, permetette, occorre oltre alla situazione fisica delle case( parlo delle strutture che questi filmati di Ricominciamo da Como evidenziano, c’é un discorso di attenzione sul piano sociale. Come la Prossima Como, abbiamo sempre chiesto la creazione di persone istituzionali presenti a “servizio” in tutti i sensi, dai bisogni minimi della spesa, alla limitazione dei contrasti, al superamento di qualsiasi problema dato dalle fragilità, all’animazione.
Ci sono un sacco di persone sole e abbandonate che anche questa situazione ha evidenziato.
Occorre davvero intervenire.
Quelle delle Periferie e delle loro situazioni di abbandono, sono situazioni che ci devono far riflettere.
nessi Luigi
SI, purtroppo é tutto vero;questa situazione di queste case così abbandonate si trascina da anni e anni; PacoSEL e la Prossima Como lo ha sempre segnalato quando era presente in Consiglio Comunale; La Prossima Como due anni fa aveva organizzato un convegno denunciando questa situazione che ripeto si protrae da anni..
Ora é veramente il momento di intervenire; aggiungo che oltre alla situazione fisica delle case, cosa che queste immagini dimostrano, occorre veramente valutare figure di collegamento , La Prossima Como aveva sempre chiesto un Portierato Sociale a sostegno di tutti i bisogni di chi abita in questi quartieri lontani dal centro città.
Occorre ora pensarci davvero.La situazione é veramente impegnativa.
Ma gli inquilini un po’ di manutenzione non potevano farsela ? Visto anche quanto pagano di affitto…