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VIDEO – Pregliasco a ComoZero: “Vaccino non subito per tutti. Covid, ancora un anno o due”. Oggi il dono di Amici di Como, ambulanza per la Croce Azzurra

Amici di Como, insieme al Gruppo Bolton e ad alcuni associati, ha consegnato questa mattina alla Croce Azzurra di Como l’ambulanza e la barella di bio-contenimento acquistate per aiutare chi è in prima linea per combattere il Coronavirus.

Coronavirus – Amici di Como e Bolton insieme. Doni preziosi alla Croce Azzurra: ambulanza e barella per infettivi 

“Da oltre vent’anni gli Amici di Como concretizzano progetti di importanza per il territorio di Como – commenta Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como – Grazie al progetto Aiutiamo Como, insieme al Gruppo Bolton, in questa emergenza sanitaria siamo riusciti a fare un’importante donazione alla Croce Azzurra. Una speciale barella di bio-contenimento che garantisce un approccio molto serio per il paziente e i volontari, tutelandoli nelle operazioni di trasporto. Inoltre, una nuova ambulanza completamente attrezzata per dare sicurezza ai volontari. Grazie al nostro coordinatore Daniele Brunati siamo riusciti a coinvolgere in pochissimo tempo gli associati e a fare un intervento tempestivo. In più, anche al termine dell’emergenza Covid, l’ambulanza e la barella di bio-contenimento saranno utili per trasportare pazienti con altre malattie altamente infettive. Per me è un orgoglio aiutare chi si sta prendendo cura dei nostri concittadini, i sanitari e tutti i volontari”.

Presente alla donazione di oggi, oltre al presidente di Croce Azzurra Francesco Cattaneo, anche il virologo Fabrizio Pregliasco (videointervista sopra): direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, docente dell’Università degli Studi di Milano e presidente nazionale di Anpas. “La Croce Azzurra è un bellissimo esempio di realtà di volontariato, di cittadini attivi del territorio che svolgono un servizio importante nell’ambito dell’emergenza urgenza, del 118 e della Protezione Civile – Ringrazio l’associazione Amici di Como per questo magnifico regalo, per un mezzo come l’ambulanza che potrà servire a rinforzare la flotta già consistente ma soprattutto per la peculiarità della barella di bio-contenimento. Si tratta di qualcosa che prima era inusuale, al servizio dei due ospedali di riferimento nazionale Sacco e Spallanzani per patologie esotiche. Purtroppo questi strumenti sono utili ora per il Covid e in futuro per problematiche simili”.

Proprio in merito al Coronavirus, il dottor Pregliasco ha risposto ad alcuni interrogativi che tutti noi ci poniamo ogni giorno: “Si tratta di un virus molto perfido – ha spiegato – Abbiamo visto l’importanza dei soggetti asintomatici, da cui si è inconsapevolmente diffusa questa malattia. In Lombardia il Coronavirus era presente già da fine gennaio, ma lo tsunami si è verificato quando sono emersi i casi più gravi. Uno studio cinese pubblicato su Nature dimostra che gli anticorpi ci sono per tutti, quindi c’è una validità nei test sierologici che stiamo predisponendo”.

Nonostante manchino pochi giorni all’avvio della fase 2, con una maggiore possibilità di movimento per i cittadini, il dottor Pregliasco non esclude la possibilità di contagi di ritorno nei prossimi mesi. “Purtroppo dovremo far fronte a questo virus a lungo, temo ancora per 1 anno o 2. Non escludo la possibilità di focolai, soprattutto in autunno per via degli sbalzi termici e del ritorno in ambienti chiusi. La situazione continuerà e potrà acuirsi, sono abbastanza pessimista su questo. Inoltre, il caldo non cambia le caratteristiche del virus ma riduce le occasioni di contagio”.

Per quanto riguarda le sperimentazioni in corso per trovare un vaccino al virus, Pregliasco non è particolarmente ottimista in merito all’immediato utilizzo da parte di tutti i cittadini. “Bisogna dire la verità. Si pensa di riuscire ad avere a disposizione un vaccino a settembre ma mi sembra un po’ ottimistico. In più, l’industrializzazione e poi la disponibilità in modo generalizzato per tutte le persone del mondo necessiterà almeno un anno o un anno e mezzo. Dovremo continuare a convivere con questo virus, attendendo quest’arma finale senza sperare di averla nell’immediatezza”.

“In questo momento, per la fase 2, è importante l’auto responsabilità di ognuno di noi – conclude Pregliasco – Dobbiamo continuare a ricordarci del distanziamento sociale, dell’utilizzo delle mascherine, del lavaggio delle mani per evitare di acquisire in via diretta le goccioline che rimangono nell’ambiente o sulle superfici. Non dobbiamo abbassare la guardia”.

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