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Video – Verzago, Sos di Anna: “Gli aerei rombano sulle nostre teste, non viviamo più”. L’Aeroclub: “Rispettiamo le regole”

Un via vai continuo di aerei sopra la propria casa, fino a 55 passaggi all’ora, che provoca un rumore continuo ormai divenuto insopportabile.

Questa è la situazione che Anna e suo marito, che per la sua invalidità trascorre la maggior parte delle giornate in casa, vivono quotidianamente dal 2018. Abitano infatti nel Comune di Orsenigo, a pochi passi dall’aeroporto Giancarlo Maestri di Verzago – frazione di Alzate Brianza.

Stanca di questo incessante rombo di motori sopra le proprie teste, Anna ci ha contattato per spiegarci il suo disagio quotidiano e cercare una soluzione.

“Ci siamo trasferiti nel 2017 in questa bellissima area in un Parco naturale proprio perché mio marito ha necessità di stare tranquillo e respirare aria buona – ci racconta – All’inizio ogni tanto passava qualche aereo nel fine settimana e si sentiva poco, ma dal 2018 i mezzi hanno iniziato a passare sopra la nostra casa sempre più frequentemente”.

Così Anna ha contattato l’aeroporto per chiedere una spiegazione e soprattutto se si potessero evitare passaggi così frequenti sopra la loro casa, considerando proprio le condizioni di salute del marito. Senza però ottenere riscontri positivi.

“Purtroppo la situazione non è cambiata – spiega Anna – gli aerei fanno evoluzioni a poca distanza dal tetto della nostra casa, spesso in picchiata il che mi spaventa molto, dalle 9 del mattino alla sera finché c’è luce. Mio marito così non riesce a riposare, abbiamo messo dei serramenti nuovi e i doppi vetri ma sembra comunque di stare dentro l’aeroporto. Abbiamo preso questa casa anche per il suo enorme giardino, in modo tale che mio marito potesse stare all’aperto il più possibile, ma così non può. Lì il rumore è assordante, peggio che all’interno della casa, gli aerei non sono silenziati e sembra che ci spostino le tegole del tetto”.

Non ricevendo riscontro dall’aeroporto, proprietà della Cooperativa Volovelistica L’Aviemme ma con gestione affidata all’Aeroclub Volovelistico Lariano, Anna si è così rivolta al Comune di residenza ma anche a quello dove sorgono le piste e alle forze dell’ordine.

“Dal 2018 a oggi abbiamo contattato i Comuni di Orsenigo e di Alzate Brianza ma non è cambiato nulla – afferma – quindi ci siamo rivolti a Enav (società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, Ndr) ed Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile, Ndr), abbiamo chiamato Vigili e Carabinieri ma la situazione è sempre la stessa”.

E conclude: “Io davvero non so più a chi chiedere aiuto, è da tre anni che sbattiamo contro i muri. Non vogliamo fare la guerra a nessuno, solo vivere tranquillamente nella casa che abbiamo comprato proprio per poter stare sereni. Per questo chiediamo che vengano osservate le quote di sicurezza per il volo, senza che gli aerei arrivino a ridosso della nostra abitazione, sottolineando che i mezzi dovrebbero essere silenziati”.

Per avere chiarezza in merito a quanto segnalato da Anna , abbiamo contattato direttamente il presidente dell’Aeroclub Volovelistico Lariano, Alessandro Scaltrini: “I circuiti di volo però non si sono modificati negli anni – spiega – sono assolutamente regolari e il traffico più o meno è rimasto uguale, anzi adesso è significativamente diminuito. Purtroppo la casa dei signori è prossima al circuito di atterraggio, la quota non è bassa ma normale e comunque essendo circondata da alberi alti non potremmo abbassarci più di tanto. Mi dispiace per il disagio creato ai signori ma non possiamo farci nulla”.

E aggiunge: “L’aeroporto c’era già da prima che i signori comprassero la casa. Inoltre, in un giorno del fine settimana in questa stagione ci saranno 30-40 voli in un giorno ma durante la settimana arriviamo a un massimo di 15. Noi registriamo tutti i decolli e gli atterraggi e vediamo tranquillamente il numero di voli, non sono neanche lontanamente quanto riferito dalla signora. Tra l’altro per ora volano solo gli sportivi agonisti”.

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5 Commenti

  1. Cara signora, se si vive in prossimità di un aeroporto attivo al volo, che sia dilettantistico o di linea, non potrà pretendere la tranquillità come se fosse in aperta campagna e respirare aria pulita, non troverà porte aperte al dialogo, se ne faccia una ragione.

  2. Sembrano le stesse “battaglie” di quelli che comprano casa vicino ai campanili. Confermo che la frequenza dei voli NON è come a Malpensa (prima del covid).

  3. Comprano casa accanto ad un aeroporto. E si lamentano del rumore degli aerei.
    E trovano pure spazio per lamentarsi!
    Soluzione semplice: vendere e andare a vivere altrove, no?

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