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VideoTalk – Ilaria e la “fuga” da Washington. Sotto la scorza, il cuore dei comaschi batte forte: le serviva una casa, trovata

Dopo il diploma all’accademia Iath di Cernobbio, finalmente lo stage per specializzarsi in management alberghiero.

Un tirocinio di quelli che valgono l’avventura: bagagli pronti, idee chiare in testa e, a giugno 2019, il volo fino a Washington D.C.

Poi, le porte delle mille e una notte che si spalancano: nientemeno che il St Regis.

Non è un’immagine sciatta e buttata lì, una volta tanto, quella del sogno che si realizza. Ilaria Chiara Venegon, 26 anni, nata a Perugia ma cresciuta a Como fin da piccola, stava correndo dritta e forte per la sua strada.

Poi quello che capita a tutti noi da qualche settimana: l’epidemia.

L’albergo chiude i contratti, licenzia e manda a casa.

Per Ilaria solo un obiettivo a quel opunto, tornare a Como al più presto, il rischio che prima o poi confini statunitensi vengano chiusi anche in uscita (o che quantomeno non ci siano voli disponibili per lungo tempo) è reale.

Così per Ilaria inizia la corsa, trova l’aereo, spera di passare i controlli antivirus alle dogane ma ha un problema più grande.

A Como l’aspetta sua mamma che per un quadro clinico non facilissimo non può ospitarla, Ilaria deve stare in quarantena 14 giorni, di prassi.

Le viene offerto un appartamento in un paese sul lago ma il sindaco si oppone (non è il tempo delle polemiche evitiamo di dire quale Comune, ma è stato veramente un gesto inaccettabile).

Così la faccenda arriva all’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti che si attiva. Ma trovare una casa in 48 ore (l’arrivo di Ilaria era previsto, e così è stato, per oggi, domenica 22 marzo).

Così, tra una chiamata e l’altra (ci si sente spesso in questi giorni), racconta a ComoZero questa storia.

Abbiamo provato, come in altre occasioni segnalate dai lettori in questi giorni, a dare una mano e abbiamo messo l’assessore in contatto col nostro amico Simone Majeli, amministratore di Rent All Como, società specializzata in property management nel settore delle case vacanza.

Simone Majeli

Ne scrivevamo giusto ieri, Simone e soci hanno aperto le case gratuitamente al personale sanitario, di protezione civile o legato alla catena che gestisce l’emergenza.

Coronavirus – Il contagio più forte è la generosità. Anche Simone e soci aprono le case vacanza: “Gratis per medici e infermieri” 

Detto, fatto, grazie a Comune e azienda Ilaria è a Como, ha una casa (ha passato tutti i controlli doganali, anche sanitari, quindi inizia serena la quarantena).

Il resto della storia, qui:

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

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