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Voci da Lezzeno, Pognana e Bellagio: “La villa dei Ferragnez lancia la sponda orientale del Lago di Como”

Grazie al turismo, anche la sponda orientale del Lago di Como sta attraversando una trasformazione importante. L’obiettivo, per certi aspetto, è raggiungere il livello dei “cugini” della parte occidentale e la notizia (mai smentita dagli interessanti) sull’acquisto di una villa a Pognana Lario da parte della coppia Chiara Ferragni e Fedez potrebbe essere la classica scintilla che innesca un fenomeno più generale. In questo quadro, Lezzeno è sicuramente una delle realtà che sta mutando maggiormente in questi anni, come ci ha raccontato il suo sindaco Maurizio Boleso.

Sindaco Boleso, negli ultimi anni Lezzeno ha vissuto una trasformazione per certi aspetti. Ci racconti i passaggi chiave.
Lezzeno negli anni ’60 ha iniziato a produrre ferro, mentre negli anni ’80 ci si è specializzati anche sull’allevamento di polli. A mio avviso da fine anni ’90 è iniziata la spinta turistica ma molto a livello embrionale. In paese c’era già qualche albergo: l’hotel Aurora, l’albergo Helvetia, il Crotto del Misto e il Crotto dei Pescatori. Si basavano però su un turismo locale, con visitatori che venivano in estate principalmente da Milano e dal resto della regione. Molto diverso da quello a cui assistiamo oggi. A inizio anni 2000 c’è stato il passaggio a un turismo internazionale. Questo è avvenuto grazie alla vicinanza con Bellagio e si è cercato di offrire qualcosa in più. Gli hotel si sono rinnovati, alcuni cittadini hanno aperto le seconde case trasformandole in bed & breakfast o case vacanza. In quegli anni è nato anche l’hotel a quattro stelle Filario e qualche nuovo ristorante.

In questa trasformazione non c’è il rischio però di allontanarsi troppo dalla propria identità?
Non credo. I lezzenesi sono persone dedite al lavoro. All’inizio, non essendo abituati al turismo, c’era il rischio di non vedere bene tutti questi turisti stranieri, ma poi hanno capito che sono una fonte di reddito e persone rispettose. I visitatori vogliono vedere la vita di tutti i giorni. Il turismo sta dando tanto anche perché ci permette di conoscere delle realtà prima sconosciute.

Il 2022 ha fatto registrare afflussi storici per il lago. Il 2023 con tutta probabilità non sarà da meno. Come si sta preparando Lezzeno?
Stiamo cercando in questi anni di alzare il livello, fornendo dei servizi in più. Ma teniamo sempre presente che prima arriva il cittadino che vive tutto l’anno il paese.

Quali sono gli aspetti più urgenti da migliore per il turismo?
Bisogna potenziare i trasporti. Asf e Navigazione stanno facendo quello che possono. Tanti turisti arrivano con battelli e pullman. So che non è facile ma sarebbe importante migliorare. Ricordiamoci che gli stranieri nelle loro città sono abituati a standard alti per il mezzo pubblico.

Intanto, poco distante, e cioè a Pognana – dove si trova la possibile nuova dimora vista lago dei Ferragnez – l’attesa per capire gli sviluppi della notizia è tanta. “Aspettiamo la conferma ufficiale, ma nel mentre, in paese, ci sono sicuramente commenti positivi”, commenta entusiasta Claudio Corbella, sindaco di Pognana Lario, l’anticipazione data dal settimanale “Chi” sull’acquisto di una villa in paese da 5 milioni di euro da parte di Chiara Ferragni e Fedez.

Pognana Lario: alla scoperta di villa Ferragnez, le immagini scattate dal lago

Un potenziale step turistico importante per il piccolo borgo, così l’Amministrazione sembra pronta ad affrontare questo storico momento: “Pognana si sta facendo conoscere – sottolinea il primo cittadino – c’è qualche piccola preoccupazione sulla possibilità che la tranquillità possa un po’ venire meno. Vigileremo affinché questo non accada. Ci teniamo a mantenere un equilibrio tra turisti e residenti”. Ma non finisce qui, infatti le idee del sindaco Corbella sono molto chiare: “Spero possa nascere una collaborazione, anche se sono consapevole che potrebbe non essere immediata. C’è voluto tempo a creare un rapporto tra George Clooney e il Comune di Laglio. So che sono persone sensibili al sociale quindi immagino che possa nascere un dialogo costruttivo”.

E alla domanda sulla possibile rivalsa della sponda orientale del lago su quella occidentale il primo cittadino è molto chiaro: “Non ci sono rivincite, dobbiamo lavorare tutti insieme per far crescere il lago da ogni punto di vista – conclude – ogni paese ha le sue caratteristiche e sono tutti meravigliosi”.

Ma se l’effetto Ferragnez si farà sentire nella prossima stagione turistica, c’è la concreta possibilità che i trasporti pubblici che dovranno gestire i flussi degli stranieri diretti nelle varie località della sponda orientale diventano ancora una volta un tema caldissimo. E Luca Leoni, presidente degli albergatori comaschi e assessore al Turismo del Comune di Bellagio, rilancia la necessità di farsi trovare pronti. Le questioni al centro dell’attenzione, d’altronde, sono tante: dagli orari, alla carenza di personale, arrivando fino alla destagionalizzazione. Insomma una rivoluzione del trasporto pubblico sul Lario che sembra sempre più necessaria.

I “Ferragnez” sbarcano sul lago di Como. E se un giorno dovessero rimanere a piedi e fossero costretti a usare i servizi pubblici?
Presumo sia l’ultimo dei loro problemi (ride, Ndr). La loro presenza attirerà a Pognana e nei paesi limitrofi molte persone, che vorranno poi spostarsi sul lago ma non ne avranno la possibilità. I pullman sono ridotti e molti battelli non toccano i paesi meno rilevanti dal punto di vista turistico o si limitano solo a un paio corse al giorno. Bisogna far sì che tutto il territorio sia collegato con una maggiore frequenza.

Quali sono le cause di questa situazione?
Per quanto riguarda i bus, Asf parla di carenza di personale. L’ultimo pullman che d’estate parte da Bellagio è alle 22: è sempre pienissimo e molte persone non riescono a salire. Sarebbe necessario raddoppiare o averne uno più tardi. Ma non solo fino a settembre, ma anche durante il periodo scolastico. Per i battelli presumo il problema sia simile. La questione di base è quella di abbandonare questi orari che sono pseudo-scolastici. Bisogna trovare dei tempi che possano andare bene sia ai pendolari che ai turisti.

Il trasporto pubblico ha fallito?
No, ma deve guardare al futuro con occhi diversi. Bisogna riflettere che c’è un turismo su tutto il Lario e che non esistono solo il centro lago o il primo bacino. La situazione crescerà sempre di più. La gente cerca anche altri luoghi più tranquilli. Nel 2025 noi albergatori vogliamo arrivare a una destagionalizzazione, tenendo le strutture aperte fino all’Epifania. I trasporti devono essere pronti per quella data.

Cosa auspica per il futuro?
Sogno di avere sulle due sponde i pullman che rientrano a Como almeno fino alle 23. Sogno che la Navigazione abbia dei battelli serali. Sogno delle navette leggere che vadano su tutto il Lario, come una sorta di metropolitana su acqua e che mi permettano di andare a vedere il Museo della Barca Lariana a Pianello o il Museo della Resistenza a Dongo senza fretta

 

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5 Commenti

  1. Ho letto con interesse l’articolo,sono nato e risiedo nel comune di Torno,conosco benissimo le dinamiche della zona e ho lavorato per 35 anni sul trasporto locale(navigazione).Credo che,oltre a potenziare il trasporto pubblico sia su gomma che su acqua,si debba innanzitutto rendere la strada provinciale che va da Como a Bellagio più scorrevole specialmente eliminare le strozzature esistenti sul percorso, soprattutto nel primo tratto della via Torno dove il traffico è più difficoltoso e dove il comune di Como ha pensato “bene” di usarlo come parcheggio per i residenti.

  2. Questa è un’ottima intervista e questi punti di vista sono molto logici e pratici. Ci sono così tante meravigliose opportunità che possono creare nuovi posti di lavoro locali e rafforzare la nostra economia. Spero che si possano trovare soluzioni alle crescenti esigenze di trasporto.

  3. Sui mezzi pubblici ha totalmente ragione. Spesso e volentieri nelle domeniche pomeriggio di primavera c’è già il pienone come nei giorni estivi e capita che i bus non si fermino neanche nei paesi più piccoli essendo già pieni in partenza (specialmente da Bellagio)

  4. In effetti tutta la collettività nutriva da tempo il profondo desiderio che la sponda orientale del Lago di Como venisse “lanciata”.

    Dunque avanti tutta con la “turistificazione” e perché no, anche con la “gentrificazione”; del resto tutti i cittadini, supratutto i meno abbienti, ne trarranno grandi vantaggi!
    Ah, no, aspetta…

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