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Villa Olmo, c’è un grande prato verde e Galli se la ride: “Son l’ex assessore al giallo”

Non si può dire che Marco Galli scansi, anzi. Quasi due anni di mandato per l’assessore alle rogne e, al netto di tutto, non si è mai negato al confronto. Da ultimo qui:

Galli, l’assessorato alle rogne e i suoi Borghi: “No maxi-parcheggio Ippocastano. Sì alla mega-area cani in via Leoni” 

C’è però una cosa che non ha digerito. Tra le tante, forse, la meno problematica eppure il boccone è rimasto lì a mezzo collo per settimane.

Così oggi si prende la sua piccola rivincita. Tema il parterre di Villa Olmo e i prati vittime della siccità. Ne avevamo parlato qui:

Villa Olmo, prati completamente gialli (e tristi). Colpa di mamma natura. Galli: “E’ la siccità” 

Ecco, dopo le prime piogge primaverili Galli e smartphone sono andati a controllare (foto sue). Prati rinati.

Insomma, normalissimo ciclo del pianeta e delle stagioni. “Ogni stagione ha il suo frutto, serviva solo tempo, serviva pazienza. In febbraio i prati di Villa Olmo soffrivano, come accadeva in tutto il territorio, di un lungo periodo di siccità. Ora stanno rinascendo, va bene il confronto, van bene le responsabilità amministrative. Io sono sempre a disposizione ma non posso accettare la polemica sterile perenne e questa insofferenza su tutto che a volte emerge”.

Dunque, toccategli tutto (sport, raccolta differenziata, giardini pubblici e aree cani) ma non le sue aiuolone di Villa Olmo. “Ripeto, lasciamo che la natura faccia il suo giro”. Contento? “Sì, sono l’ex assessore al giallo”.

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4 Commenti

  1. Il caldo e la siccità ci sono già stati per tutta l’estate dell’anno scorso ed il prato è prosperato pure in prossimità dei cordoli, grazie anche all’irrigazione. In questi giorni il prato è tornato ad essere verde per il cambio di stagione con relative piogge e per la concimazione effettuata dalla ditta di manutenzione.

  2. Non so se il problema è di chi ha progettato o di chi ha eseguito i lavori ma non ci vuole un genio per capire che il “lavoro è stato piuttosto approssimativo”. La terra rimossa e sostituita è stata, a mio avviso, troppo poca e vicino ai cordoli che delimitano il verde c’è un “massello di cemento” e pochi centimetri di terra così col caldo e la siccità diventerà tutto “bruciato” per non parlare dell’irrigazione.

  3. Questi amministratorini non hanno ancora capito che la città di Como non può essere ulteriormente immiserita dalla loro incapacità…. sia il centro che i quartieri esterni alla convalle

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