L’emergenza Covid, oltre a una forte crisi nei vari settori economici, ha provocato un’inevitabile serie di ritardi anche per quanto riguarda l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
In particolare nell’area “coperta” da Asst Lariana, nel territorio comasco. Secondo quanto comunicato dall’azienda sul proprio sito web, in seguito all’emergenza Covid, negli ospedali e nei Poliambulatori “proseguono regolarmente le attività per: prestazioni non differibili” (chemioterapia, radioterapia, dialisi, pazienti in terapia anti-coagulante orale) e “prestazioni urgenti (visite) con priorità U o B”.
Tutti coloro che in questo periodo devono prenotare una visita medica non urgente, quindi, di fatto si trovano di fronte a tempi di attesa molto lunghi: parliamo di mesi ma, per alcune prestazioni, anche di tempi non definiti.
Segnalata la situazione, da Asst Lariana ci rispondono che “la partita delle liste d’attesa vede più protagonisti: Ats Insubria che dovrà esercitare compiutamente una preziosa funzione di committenza diretta alle strutture sanitarie lariane, sia pubbliche che private accreditate, per governare il fenomeno della domanda sanitaria territoriale; l’appropriatezza prescrittiva (ossia che ci sia la massima attenzione nel prescrivere ciò che serve, visite o esami, a chi serve); e certamente l’organizzazione di Asst Lariana pronta a fare la sua parte e ad ottemperare con il necessario rigore alle indicazioni regionali”.
E aggiungono: “Non si può inoltre dimenticare che le norme di sicurezza imposte dalla pandemia prevedono di allungare i tempi tra una visita e l’altra, per garantire il distanziamento ed evitare che le sale d’attesa siano sovraffollate”.
“Se una volta quindi tra una visita e l’altra era sufficiente prevedere 15 minuti – concludono – oggi se ne devono calcolare 30 e in alcuni casi anche 45. Ci sono inoltre da recuperare tutte le visite e gli esami che sono stati annullati durante i mesi dell’emergenza. Infine, è bene sottolineare come le emergenze e le urgenze siano sempre garantite.”