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Attualità, Cernobbio

Il caso dei parcheggi gialli a Cernobbio, rabbia dei commercianti: “Caos, furbetti e clienti in fuga”

Il nuovo piano parcheggi di Cernobbio, entrato in vigore a gennaio, è tema tuttora molto discusso da residenti e commercianti. Ha suscitato non poche polemiche la scelta dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Matteo Monti, di aumentare sensibilmente i parcheggi gialli (riservati ai residenti) a scapito di quelli blu. Inoltre sono state numerose le segnalazioni dei nostri lettori rispetto ad alcuni stalli per gli abbonati, molto spesso vuoti a qualsiasi ora del giorno.

Tra quanti si sono fatti sentire in questi mesi ci sono sicuramente i commercianti che, dopo anche una raccolta firme, hanno più volte cercato di far sentire la propria voce e ora con l’inizio della stagione turistica la situazione sta diventando a loro avviso insostenibile: “Negli ultimi mesi il problema parcheggi è peggiorato – spiega Katia del bar Espressino – Ho perso tutti i clienti svizzeri. I pendolari parcheggiano di fretta qua vicino, bevono il caffè al volo e scappano per  non prendere la multa. Mio marito e io veniamo al lavoro in moto, quando il meteo lo permette, ma altrimenti la situazione sarebbe insostenibile”.

E  tutti gli intervistati hanno testimoniato di aver vissuto più volte lo stesso episodio fastidioso: “Capita a volte che trovi il tuo posteggio giallo occupato – denunciano Ilenia e Maria del salone di bellezza Young – e non sempre sono stranieri, anzi spesso sono anche italiani. Dall’altra parte però nei mesi il rapporto con il Comune è migliorato, ma chi è rimasto in silenzio per tutti questi mesi è Abaco (azienda che gestisce i parcheggi a Cernobbio)”.

Addirittura Delfo Carnevali, proprietario del Bar Cantinafresca ci racconta un altro episodio ai limiti dell’assurdo: “Un giorno ho trovato il mio stallo occupato e così ho chiamato Abaco, che mi ha consigliato di parcheggiare su un altro stallo giallo. Tutto ciò prima che entrasse in vigore l’ordinanza che permette di parcheggiare su un diverso parcheggio dello stesso colore e della stessa via. Allora ho provato a chiamare i Vigili ma non mi rispondevano mai. Dopo un po’ ho scoperto che avevano cambiato il numero di telefono e non avevano ancora aggiornato il loro sito”. Arrivati a questo punto i commercianti sono esasperati: “Sicuramente non farò più l’abbonamento l’anno prossimo. Prenderò un monopattino elettrico e parcheggerò la macchina al Bennet di Tavernola”.

La situazione però è molto più articolata da quello che si possa pensare: “Ci sono stati dei casi clamorosi in questi mesi – dice Giovanni Rainoldi del negozio di abbigliamento Luce – Succede spesso che quando qualcuno va in ferie il parcheggio rimane vuoto per un mese intero. Invece ci sono dei residenti che hanno il garage, ma hanno preso comunque il posto giallo, per poter così affittare il proprio posto privato. Se si fanno due conti il guadagno non è poco. Addirittura alcuni miei amici ristoratori mi hanno raccontato più volte che hanno dovuto cancellare delle prenotazioni perché i clienti, dopo un’ora non riusciva a trovare parcheggio, sono andati in altre zone. Potrei fare altre decine di esempi. Sono tutti soldi che non entrano nel nostro territorio a causa della carenza di aree di sosta”.

Infine nemmeno Roberto, volto conosciutissimo a Cernobbio e proprietario di una delle più famose e storiche attività del paese, approva il piano parcheggi: “Con i tempi che corrono i dipendenti non si possono permettere di spendere 300 euro all’anno per avere il posto auto. Bisognerebbe fare due ticket per i posti auto uno per i residenti, a tariffe nettamente agevolate, e uno per i turisti”.

E’ passato ormai più di un mese dall’entrata in vigore della nuova ordinanza e, ascoltando la voce dei commercianti, non sembra aver riscosso gli effetti sperati.

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