Relax, Taste and Enjoy sono le tre parole che Daniela Di Paola ha scelto per identificare il suo “Ristoro”. Cos’è il Ristoro? Ecco diciamo che per i comaschi rappresenta qualcosa di più del semplice locale in cui fare l’aperitivo in via Perlasca. Per chi non è pratico della città, la via Perlasca è quella stradina a senso unico che collega via Dante a viale Lecco, la prima parallela di via Grossi. Non si tratta di certo di una grande via di comunicazione e neppure di un luogo di passaggio di turisti, ma Daniela che proveniva da altre esperienze in bar e ristoranti, nel settembre del 1998 ha capito tutti il potenziale di quello spazio. Qualche sacrificio per acquistarlo, sostenuta dal papà, un paio di mesi di cantiere per renderlo ancora più accogliente e nel novembre del 1998 l’inaugurazione. Da allora, da 25 anni, Daniela è lì, tutti i giorni, dal lunedì alla domenica (escluso il martedì giorno di chiusura), in cucina o tra i tavoli, dietro al bancone, dall’imbrunire a notte fonda.
Tanto espansiva con i clienti, quanto schiva quando si tratta di parlare di sé, Daniela Di Paola non avrebbe mai voluto “uscire sul giornale”, ma sono stati gli stessi affezionati clienti a contattare la redazione di ComoZero per chiedere un piccolo articolo sul Ristoro. Detto e fatto. Gli estremi della notizia del resto ci sono proprio tutti e non riguardano solo l’anniversario, perché in una città in cui i locali aprono e chiudono nello spazio di un paio di stagioni, il Ristoro per Como ha rappresentato e rappresenta qualcosa.
Al pari di altre tappe obbligate dei giovani e meno giovani comaschi dagli anni Ottanta in poi. Locali e localini cult, unici e iconici, alcuni purtroppo non ci sono più, come la Birreria 35, Il Bar Natta, la prima Birreria del Borgovico o il Charleston, altri sono cambiati come l’Argentino o si sono ingranditi come il Merendero e potremmo andare avanti ancora nell’elenco. Il Ristoro, invece, grazie a Daniela, è rimasto fedele al suo mantra: accoglienza e qualità o se preferite “Relax, Taste and Enjoy”. Vini, birre, salumi, formaggi, aperitivi gourmet. Così il Ristoro è sopravvissuto alle mode, al boom del turismo mordi e fuggi, alla concorrenza dei fast food, dei locali etnici, delle pizzerie e pure alla pandemia. All’inizio era aperto anche a mezzogiorno, poi lo sviluppo della vocazione per aperitivi e serate, reinventandosi però il rito milanese di fare tardi senza cenare per eccellenza, con un tocco di originalità.
Nella storia del Ristoro non sono mancati periodi con indimenticabili serate e tema, musica e ospiti Vip. Le apericene di Como possiamo dire siano nate anche qui. Tutto in chiave sartoriale però. Nessun buffet o banchetto, se il tavolo è da 8, arrivano 8 proposte differenti. Oggi non è raro che ai tavoli del Ristoro (raccolto in un massimo di 35 coperti) non si incontrino padri e figli, due generazioni di clienti di Daniela. Il periodo autunnale e invernale è sempre stato il migliore per una puntata tra le mura del locale. Le proposte per i clienti sono sempre diverse e aggiornate, tanto che il menu viene raccontato dalla titolare, non sarebbe possibile stamparlo, tante sono le variazioni tra cibo e bevande. I dolci? Da perderci la testa. Il plus, lo abbiamo già scritto, oltre al rapporto qualità-prezzo è proprio la passione e professionalità di Daniela. Quando poco più che ventenne si è buttata in questa impresa imprenditoriale non erano molte le donne che da sole erano in grado di sostenere un’attività complessa come quella della ristorazione. Oggi i risultati continuano a ripagare quegli sforzi. Buon compleanno Ristoro, un quarto di secolo è una tappa da festeggiare con un brindisi, o meglio ancora con un aperitivo.