Controlli a raffica da parte dell’Ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri lo scorso fine settimana in città sul fronte del rispetto delle misure anti covid.
Nove le attività passate al vaglio, otto di queste erano pubblici esercizi. Spiegano Ispettorato e Militari: “Relativamente a questi ultimi, in cinque casi si sono riscontrate irregolarità sia per mancato rispetto delle prescrizioni anti contagio, con particolare riguardo all’assenza di cartellonistica, informativa e distanziamento dei clienti In particolare in un locale di via Ballarini , a Como, dove era in corso la degustazione vini i Carabinieri del Nil e del comando provinciale hanno trovato all’interno 43 persone contro le 11 massime previste”.
In questi casi sono state contestate violazioni di carattere amministrativo per diverse migliaia di euro ed in due casi è stata disposta la chiusura provvisoria dell’attività per un giorno, finalizzata al ripristino della condizioni di sicurezza anti covid 19.
2 Commenti
Esatto. Quando ci sono violazioni che riguardano l’igiene e la conservazione degli alimenti, il lavoro nero e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la regolarità contributiva e le tasse, andrebbero fatti nomi e cognomi in modo che i cittadini/clienti possano scegliere di continuare o meno a servirsi di un determinato esercizio.
Andremmo in un ristorante dove sappiamo che servono cibo conservato male? Frequenteremmo un bar che fa contratti per 12 ore a settimana quando invece i lavoratori prestano servizio per 12 ore al giorno? E ci fermeremmo a consumare la pausa caffè ai tavolini di un bar che non disinfetta le superfici tra un cliente e l’altro?
Anche questa è omertà.
Andrebbe pubblicato il nome del locale, ma la “privacy”!!!”. Trovatelo ed evitatelo.