Si è conclusa l’operazione “SecureLake 2025”, svolta dalla componente navale della Guardia di finanza, durante l’estate che volge al termine, sui grandi laghi dell’Italia nord-occidentale. L’attività è stata finalizzata a offrire un servizio di prossimità, per finalità di polizia, diffondendo un’ampia percezione di sicurezza nell’utenza che ha usufruito della risorsa lago.
In particolare, con riferimento al bacino del Lario, le unità navali della Stazione Navale Lago di Como hanno effettuato 109 controlli di polizia lacuale, di cui 50 sono risultati irregolari e hanno comportato l’irrogazione di sanzioni per oltre 200 mila euro. Sono, inoltre, stati eseguiti 129 controlli di polizia sulle acque interne, mediante la rilevazione di ogni dato utile per i successivi approfondimenti del Corpo e sono stati svolti 4 interventi di soccorso.
Le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato la mancata conoscenza delle norme di sicurezza che regolano la navigazione interna. In particolare, sono state contestate irregolarità che attengono alla pericolosità della navigazione sotto costa, alla mancanza dei documenti di bordo, all’assenza dei mezzi di salvataggio previsti e all’eccesso di velocità.
Con riferimento alle violazioni riscontrate, è stato notato anche un aumento delle irregolarità riguardanti l’esercizio abusivo delle attività commerciali svolte con le unità da diporto ovvero l’utilizzo dei natanti o delle imbarcazioni per usi diversi da quelli a cui sono adibite (nel gergo: i taxi boat). In più occasioni, infatti, le Vedette della Guardia di finanza hanno sanzionato i conduttori di natanti a uso privato che trasportavano passeggeri a fronte di un compenso in denaro, senza essere in possesso della prevista abilitazione per tale tipologia di servizio.
L’operazione “SecureLake 2025” rientra nell’ambito delle iniziative condotte dal Corpo, anche in chiave preventiva, nel più ampio contesto operativo definito dalle competenti Prefetture, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. La Guardia di finanza assicura, infatti, mediante la componente aeronavale, una costante presenza e un’adeguata attività di controllo sui laghi maggiori nazionali, a tutela della collettività.