Nuovi controlli in via Anzani dopo le denunce dei giorni scorsi e l’esasperazione dei residenti (qui le cronache). La Polizia di Stato, nella serata ieri, ha controllato due locali pubblici di via Anzani a Como, identificando 20 persone, 8 delle quali con precedenti penali o di polizia, sanzionato amministrativamente per possesso di 2 grammi di hashish un 18enne di origini algerine, con precedenti per reati di droga e contro il patrimonio. Sono stati rinvenuti altri piccoli quantitativi di hashish occultati nei dintorni a carico di ignoti. E’ stato tratto in arresto un comasco di 20 anni, residente in città, con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti – durante il controllo mentre era seduto all’esterno di uno dei due locali, aveva tentato di nascondere circa 4 grammi di cocaina suddivisa in dosi sotto ad un bicchiere. I controlli sono stati operati dalla Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, coadiuvati nelle operazioni da personale del N.I.L. – Nucleo Carabinieri Tutela del Lavoro – dei cinofili della Guardia di Finanza, della Polizia Locale di Como e di ATS, gli agenti. Nel corso dei controlli sono state rilevate alcune irregolarità amministrative e comminate sanzioni per circa 1700 euro chiudendo parte dell’attività di un bar riservata alla gastronomia, segnalando ulteriori irregolarità che una volta definite prevedono sanzioni che vanno da 3000 euro a 24000 euro. La Polizia evidenzia: “Proseguiranno i controlli nella zona, anche sulla base delle segnalazioni dei residenti, tutte oggetto di valutazione da parte della Questura di Como”.
3 Commenti
Un grazie alla redazione, che ha dato risalto e preso a cuore il problema. Forse anche questo ha fatto forse muovere qualcosa?
Lo spero vivamente.
Certamente le segnalazioni e lamentele, e i controlli che ne sono seguiti, hanno evidenziato che il problema non è frutto della fantasia di cittadini intolleranti, ma una realtà consolidata e che nel tempo a quanto pare si è stabilizzata in loco.
Sono speranzoso che il controllo non sporadico, ma costante (anche delle attività commerciali che non possono far finta che nulla accada tra gli avventori, sia all’interno che all’esterno del locale, traendone solo i vantaggi economici, senza alcun senso di responsabilità), possa finalmente riportare la zona in condizioni di sicurezza vivibili ed accettabili, e non più lasciato allo sbando, in possesso di un manipolo di delinquenti.
Che stranezza, non solo gli extracuminitari a delinquere, anche gli autoctoni, ma va da rimanere basiti!
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