L’arte si mette in vetrina negli esercizi commerciali aderenti di Como, che hanno allestito le proprie vetrine con le opere di pittori comaschi per la quarta edizione di “Arte in vetrina”, l’iniziativa artistico-culturale promossa dall’Accademia delle Arti e dei Commerci Santa Giuliana di Como.
“La prima edizione di Arte in vetrina è stata fatta più di 20 anni fa, nata dallo scambio di idee, parlando con i miei amici pittori, e poi ripresa tre anni fa nel periodo prenatalizio. Un’iniziativa che coinvolge i commercianti con l’obiettivo – che è lo stesso della nostra Associazione – di promuovere il commercio attraverso la cultura. Lo scopo vuole essere quello di sfatare il mito del negoziante con la testa nel cassetto, ma sensibile invece ai valori della cultura”, spiega Giuseppe De Toma, presidente dell’Accademia delle Arti e dei Commerci Santa Giuliana di Como e titolare dell’Osteria del Gallo di via Vitani.
L’Associazione è nata proprio con lo scopo di promuovere, valorizzare e tutelare le potenzialità economiche, storiche, culturali, turistiche e le attività economiche artistiche e professionali, attraverso manifestazioni, convegni, mostre, spettacoli e pubblicazioni. L’Accademia delle Arti e dei Commerci Santa Giuliana di Como si dedica inoltre ad opere di restauro, come quello dell’affresco rinascimentale della Dama della Cortesella in via Vitani.
Le vetrine, illuminate e curate danno vita e calore alla città e unite alla passione, stimolata da idee sempre nuove, creative e appetibili, vanno a valorizzare il territorio urbano. Per questo si fa sempre più importante la figura del negoziante per passione, che, grazie alla sua competenza, alla sua esperienza e professionalità, unite alla “buona cera”, all’accoglienza e alla cordialità, riesce a dare un po’ di sale ai rapporti umani. Un’edizione 2023 di “Arte in vetrina” nel segno di Plinio il Vecchio, nell’anno delle celebrazioni del Bimillenario dalla nascita del grande comasco.
“Anche la nostra manifestazione va a mettere in luce la figura di Plinio il Vecchio. Arte in vetrina inizialmente è nata con un tema libero, dall’anno scorso lo abbiamo introdotto – quello del cibo – e quest’anno le creazioni degli artisti comaschi che hanno realizzato le opere, attingono ai contenuti della Naturalis Historia pliniana”, racconta De Toma. “Inoltre per l’occasione il professor Guido Scaramellini, presidente del Centro di studi storici valchiavennaschi, ha curato la traduzione in latino dei titoli di tutte le opere in vetrina”.
“Arte in vetrina” rappresenta un itinerario culturale e di intrattenimento, un percorso che dal cuore della Cortesella conduce lungo le vie dello shopping comasco sulle tracce di Plinio il Vecchio e della sua immensa eredità. Fino al 13 dicembre 19 artisti comaschi presentano le loro opere in 26 negozi delle vie: Adamo Del Pero, Bernardino Luini, Borgo Vico, Cinque Giornate, Collegio dei Dottori, Diaz, piazza Duomo, El Alamein, Indipendenza, viale Innocenzo, Lambertenghi, viale Lecco, Maurizio Monti, piazza San Fedele, Vitani e Vittorio Emanuele.
Gli artisti in vetrina sono: Giuliana Valli, Michela De Toma, Mariateresa Bolis, Dorian Battaglia, Julielh Posada, Mariadonata Bitondo, Stefania Benedetti, Silvia Giussani, Germana Bedont, Arunalu Danushka, Renato Papa, Elena Pavlova, Marcella Fontana, Maurizia Broggi, Clemente Tajana, Miky, Leda Michelini, la piccola Teodora Carpi di 8 anni e lo stesso Giuseppe De Toma.
“Un’altra novità di questa edizione è rappresentata dall’esposizione nel mese di febbraio di tutte le opere realizzate dagli artisti per “Arte in vetrina”, che saranno allestite, in accordo con il presidente Daniele Roncoroni, presso la sede della Famiglia Comasca”, conclude De Toma. Un’iniziativa che si fa custode della difesa e della promozione dei valori, dei costumi e delle tradizioni culturali della nostra città, sollecitando i passanti e gli avventori a passeggio per le vie, dentro e fuori dalla città murata, ad imbattersi nell’arte e nella conoscenza della storia e dei personaggi che hanno dato lustro a Como. MATTIA NOSEDA
Un commento
Dare risalto a tali opere d’arte, vuol dire cultura, passione, storia.
Per fortuna l’artigianato resiste, con i propri valori e la propria importanza, possibilmente si tramanda di padre in figlio ancora oggi,
quando da una vetrina si vedono capelli bianchi, non è facile far finta di nulla.