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Cultura e Spettacolo

AttivaMente, nuova stagione al via. Boschini: “La persona: il centro di tutto”

Già il fatto di aver organizzato un corso di “Disegno brutto” parla da solo: la Cooperativa AttivaMente, realtà più che dinamica e conosciutissima in città (e fuori) è qualcosa di totalmente diverso e inaspettato che ribalta completamente la prospettiva a cui siamo abituati quando si parla di corsi. Di teatro, poi!

Dimenticate noiose lezioni di dizione o colpi bassi per ottenere la parte del protagonista perché “il nostro presupposto è non basarsi sulla performance ma sulla persona” spiega Jacopo Boschini, fondatore della Cooperativa.

Il teatro, quindi, è solo uno strumento per raggiungere altri obiettivi?
Si, lo scopo è permettere alle persone di entrare in relazione con se stesse, con le proprie emozioni e, solo successivamente, con gli altri

Da questa premessa per niente scontata nasce, ormai 13 anni fa , un progetto che va ben oltre i classici corsi di teatro (ma anche di yoga, danza, attività all’aria aperta, laboratori per le scuole, corsi di formazione…) e che ha come obiettivo, per usare le parole di Boschini, “la metamorfosi personale. Che è poi il punto di partenza per un cambiamento della società”.

IL PROGRAMMA DELLA NUOVA STAGIONE

Chi sono le persone che frequentano i vostri corsi?
Ci sono bambini, ragazzi, adulti che vogliono mettersi in gioco o educatori e insegnanti che coinvolgiamo, spesso gratuitamente, in azioni di prevenzione (come per il corso “Questo Mostro Amore” rivolto ai docenti e dedicato alla violenza nelle coppie di adolescenti ndr), ma spesso capita che ci contattino anche persone che attraversano momenti di crisi personale, vittime di violenze o con problemi di dipendenza dalla droga che, probabilmente, proprio per questa nostra scelta di ascolto vedono in noi un punto di riferimento che non incute timore, come magari altre realtà più istituzionali.

Cosa fate in questi casi?
Il senso di responsabilità è enorme e ci attiviamo per supportarle a bypassare lo smarrimento iniziale aiutandole a mettersi in contatto con i professionisti e le realtà più adatte al loro problema. In alcuni casi iniziano anche a frequentare la nostra Cooperativa, in altri intraprendono percorsi diversi al di fuori di noi, in altri ancora ci offriamo come supporto.

Cioè?
Può capitare ad esempio che, mentre un genitore si prende cura di se altrove, i suoi figli frequentino un corso da noi. E’ un modo per essere più tranquilli sapendo che sono in buone mani

E chi non può permettersi di pagare i corsi?
Abbiamo borse di studio per le persone in difficoltà e tutti noi dedichiamo alcune ore mensili del nostro lavoro a chi non è in grado di pagare la quota di iscrizione. E partecipiamo anche a diversi bandi per finanziare le nostre attività

Proprio grazie a un bando della Fondazione Comasca state lavorando alla nuova sede
Grazie alla Fondazione, che ci ha riconosciuti come punto di riferimento per le persone in difficoltà e come contatto tra queste e altri enti e associazioni, abbiamo ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 100mila euro che ci è servito per l’acquisto della nuova sede, nell’ex-pastificio Castelli in Valmulini. Ma ne mancano ancora 400mila per finanziare i lavori

E come farete?
A giorni avvieremo una raccolta fondi. Passerà tutto attraverso la Fondazione Comasca e tutto verrà rendicontato con la massima trasparenza. Sarà un centro in cui offrire servizi sempre più professionali e soprattutto dove ascoltare ancora meglio i bisogni del territorio

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