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Cultura e Spettacolo

Giovani rondini danzano in piazza Cavour: 100 ballerini di 10 scuole comasche con il magistrale Tony Lofaro. Domenica

A più di un anno dalla chiusura delle scuole di danza e a poco meno di un mese dalla annunciata riapertura, cento giovani ballerini di dieci importanti realtà comasche si danno appuntamento per danzare tutti insieme in riva al lago.

L’evento, organizzato da Colisseum Danza, prenderà vita domenica 9 maggio alle 16 in piazza Cavour a Como e riunirà, sulle note del celebre brano di Lucio Dalla “Le Rondini”, i danzatori del Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta diretto da Roberta Di Febo, della Scuola di danza Teatro Sociale diretta da Simonetta Schiavetti, della Scuola di danza contemporanea del Teatro Sociale diretta da Arianna Bracciali, della Dance Art School diretta da Serena Cilento, di Danza Cento diretta da Silvia Sguazzero, di C&C Ballet diretta da Tiana Campanati, di Barbara Protti Laboratorio Danza, della Asd Cimas diretta da Karin Quadranti e della Asd Pineapple Team diretta da Tecla Verga, e ovviamente di Colisseum Danza.

“Per la danza questo è stato un anno davvero complicato e, parlando con il vicepresidente di Colisseum Franco Campanella, abbiamo pensato che fosse necessario fare qualcosa in attesa della riapertura – spiega Tony Lofaro, ballerino e coreografo con un curriculum costellato da numerosi progetti prestigiosi e da un anno direttore artistico di Colisseum – così abbiamo ideato questa mission impossible: riunire le scuole di danza del territorio e ideare un evento che fosse un messaggio di rinascita e speranza. Da qui l’idea delle rondini, che preannunciano l’arrivo della Primavera, e la scelta di questo brano di Lucio Dalla, artista con cui ho avuto modo di lavorare”.

Due mesi di lavoro silenzioso fortemente voluto da Colisseum, che ha interamente finanziato l’iniziativa, reso ancora più complicato dall’impossibilità di provare insieme.

Ma con lo straordinario obiettivo, per nulla scontato quando si parla di danza, di raggiungere un risultato se possibile ancora più importante della perfetta esecuzione della coreografia: “Non potendo lavorare insieme, ho registrato un video tutorial per presentare la coreografia su cui poi tutti i ragazzi hanno lavorato singolarmente – spiega Lofaro – a differenza di un normale spettacolo, però, non abbiamo mai potuto fare una prova generale e domenica, quando premerò il tasto play, sarà la prima volta in assoluto che i ballerini danzeranno tutti insieme, un piccolo miracolo. Ma l’obiettivo questa volta non è la perfezione assoluta, è la felicità di questi giovani, il messaggio di speranza che vogliono lanciare ma anche l’idea che si possa lavorare insieme per il loro bene”.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa, a Cantù.

Il presidente di Colisseum Gabriele Romanò ha spiegato: “L’iniziativa si inserisce nel solco di una serie di proposte fatte e che faremo, maturate subito dopo l’inizio di quest’anno che ci ha visti ancora bloccati per la pandemia. Vogliamo portare un messaggio di speranza, anche se la situazione è ancora molto critica: i nostri ragazzi non riescono più a restare isolati e noi siamo chiamati a dare voce a questa emergenza nell’emergenza”.

“Siamo molto felici di partecipare a questa iniziativa unica per la nostra città – così Roberta Di Febo, fondatrice e preside del Liceo Musicale e Coreutico ‘Giuditta Pasta’, unico ente riconosciuto sul territorio che rilascia diplomi di Stato per la danza – Ringrazio Colisseum Danza che ha permesso ai giovani danzatori del nostro liceo di ripartire attraverso la danza e regalare un segnale forte di speranza al nostro amato pubblico”.

“E’ un’iniziativa bellissima per le nostre realtà, non ci abbiamo pensato un secondo a partecipare – ha commentato Barbara Protti dell’omonimo Laboratorio Danza – Dalla coreografia di Tony si evince perfettamente il nostro messaggio. Speriamo di poter fare ancora qualcosa insieme”.

Le ha fatto eco Arianna Bracciali, direttrice della Scuola di danza contemporanea del Teatro Sociale: “E’ stato un ritrovarsi finalmente dopo tanto isolamento. E’ bellissimo poter nuovamente condividere qualcosa attraverso la nostra arte”.

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