Ieri, 31 luglio, si è aperto un nuovo capitolo nel perfezionamento dei Conservatori quali Istituzioni di Studi Superiori Musicali: la pubblicazione dei bandi per i Dottorati di Ricerca. E il Conservatorio di Como si presenta puntuale a questo importante appuntamento.
Enti di didattica, produzione e ricerca, sino a oggi i Conservatori avevano potuto dedicarsi solo ai primi due ambiti e per la ricerca erano emerse solo sporadiche iniziative, senza obiettivi precisi. Il Conservatorio di Como, che per la didattica e la produzione si è sempre particolarmente distinto a livello nazionale, ha ora l’opportunità di ampliare il proprio orizzonte culturale consolidando in modo completo la sua presenza di ateneo a livello musicale. E lo fa con 3 proprie borse di studio di Dottorato all’interno di convenzioni con altri Conservatori che presentano ambiziosi progetti di ricerca.
Il primo progetto è un DIN (Dottorati di Interesse Nazionale) coordinato dal Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, all’interno del quale il Conservatorio di Como offre una borsa di dottorato in “Pedagogia e didattica musicale” (PDM), con il Mo Piera Bagnus quale coordinatrice. Tale percorso intende fornire ai dottorandi elevate competenze nell’ambito della ricerca pedagogico-musicale. Il nostro Paese vanta infatti una consolidata tradizione didattica musicale che attinge in modo trasversale da altri ambiti, in primis quello delle neuroscienze, a cui sino ad ora è mancata una costante validazione scientifica e una conseguente esportazione dei risultati di ricerca presso la comunità scientifica internazionale.
Il secondo progetto, coordinato dal Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria, vede il Conservatorio di Como impegnato con due borse di dottorato dal tema “Prassi e Repertori della Musica Moderna e Contemporanea”.
La prima borsa di dottorato riguarda progetti di ricerca nell’ambito della musica elettronica e informatica italiana, con preferenze rivolte alla progettazione di strumenti aumentati, di strumenti indirizzati al live electronics nelle sue diverse modalità operative definite o di carattere improvvisativo e/o a possibili interazioni con reti neurali come elementi dei sistemi di intelligenza artificiale. Tale progetto sarà integrato da attività performative realizzate in collaborazione con l’associazione MMT Creative Lab ATS di Milano. La seconda borsa avrà come indirizzo primario una ricerca sulle prassi musicali di carattere improvvisativo legate all’aspetto dell’interpretazione scenica e della performance nel suo complesso. A seguito dell’intenso lavoro di progettazione del Vicedirettore Mo Walter Prati, nel collegio docenti di questi due dottorati, per il Conservatorio di Como, saranno presenti i maestri Alessio Sabella, Sandro Mungianu e Stefania Panighini.
Evidente la soddisfazione del Direttore Vittorio Zago che sottolinea “il traguardo raggiunto a completamento dell’offerta formativa, culturale e di una concreta attività di ricerca con evidenti vantaggi e ricadute a livello scientifico e didattico: sono particolarmente felice nel notare ancora una volta il notevole e appassionato lavoro collettivo dei docenti che si sono dedicati con impegno a questo ambizioso progetto per il bene del Conservatorio di Como”.
I bandi per i dottorati sono pubblicati sul sito istituzionale del Conservatorio di Como e avranno come scadenza di presentazione delle domande la fine di agosto.