Il sogno di Massimo Lanfranconi non si ferma e con il passare dei mesi si sta affermando sempre di più in un mondo difficile e complesso come l’arte.
Vi avevamo raccontato la sua storia a gennaio: un infermiere della Valle Intelvi che, durante la pandemia, per sfogare tutto ciò a cui assisteva quotidianamente all’ospedale, iniziò a coltivare sempre di più la sua passione per la pittura. I quadri prodotti in questo periodo sono poi stati notati da grandi gallerie internazionali: Madrid, Parigi, Londra. Un successo strepitoso in nemmeno 6 mesi.
Ora Massimo ha fatto ulteriori passi da gigante, venendo riconosciuto, finalmente anche in Italia: “Ormai è qualche mese che le mie opere sono a Venezia per alcune mostre importanti – racconta – per prima ho esposto per la Fondazione Amedeo Modigliani presso la Chiesa della Pietà. E’ stata un’esperienza molto forte, mi ha dato veramente molto a livello umano. Volevo cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta la Fondazione per la grande opportunità che mi hanno dato”.
Ora tre opere sono esposte nella Chiesa di San Basilio dal 2 aprile fino al 12 giugno: “In concomitanza con la Biennale viene organizzata un’altra importante esposizione chiamata Venice Art, organizzata da Mario Mazzoleni e curata da Arianna Forni – spiega – all’interno di questa mostra sono stato scelto per rappresentare i coloristi. Questo per me può essere solo che un motivo di orgoglio”.
Insomma sicuramente un percorso in ascesa costante quello di Massimo che però, in mezzo a questo anno frenetico non dimentica da dove è partito: “Sono felicissimo, le mie opere stanno riscontrando un grande successo – conclude – ho ricevuto molti complimenti dalla critica, soprattutto quando sono stato a Parigi. Colgo l’occasione per annunciare che questa estate, a fine agosto, organizzerò una grande mostra in Valle Intelvi, il luogo dove sono nato e da cui tutto è partito, ma non posso dire molto altro, se non che porterà una collezione inedita delle mie opere”.
Massimo è ormai sull’onda dell’entusiasmo e il successo per i suoi quadri aumenta ogni giorno sempre di più. Finalmente, dopo tanti anni, la Valle Intelvi ricomincia a risvegliarsi anche dal punto di vista artistico.
Ecco una piccola gallery dei quadri esposti: