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Rodolfo Reyes domani a Como, il nipote di Pablo Neruda e il processo sulla morte del poeta: ci sono importanti aggiornamenti

«In conclusione, devo dire agli uomini di buona volontà, agli operai, ai poeti, che tutto il futuro era espresso in quella frase di Rimbaud: solo con ardente pazienza conquisteremo la splendida città che darà luce e dignità a tutti gli uomini. Così la poesia non avrà cantato invano».

Con queste parole Pablo Neruda concluse il discorso tenuto all’Accademia di Svezia, quando gli fu conferito il Premio Nobel nel 1971. È più che mai importante ricordarle oggi, a 50 anni dalla morte del poeta (23 settembre 1973) e del golpe militare in Cile (11 settembre 1973), mentre ancora si sta cercando la verità sulle cause del suo decesso. Ci vuole una pazienza veramente ardente, se si pensa che sono già passati dieci anni e mezzo da quando, l’8 aprile del 2013, il giudice Mario Carroza ordinò l’esumazione dei resti del poeta. Nel 2017 Rodolfo Reyes, il nipote avvocato di Pablo Neruda, che – ricordiamo – è lo pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, venne per la prima volta a raccontare la vicenda in Europa, partendo dalla città di Como, dove ha delle amicizie consolidate. Domani (venerdì 20 ottobre) Reyes sarà di nuovo a Como, ospite di punta di un incontro a più voci in programma alle ore 17 a La Libreria del Ragionier Bianchi, in via Carloni 80 (nelle piazze sopra Esselunga) e porterà importanti aggiornamenti dal processo che a Santiago del Cile ha raggiunto un momento decisivo, poiché il panel di laboratori internazionali incaricati di analizzare i resti del poeta, ha confermato il rinvenimento di tracce di un batterio letale. Si rafforza, quindi, la convinzione di Reyes, e non solo, che l’illustre zio sia stato avvelenato dal regime militare prima di partire per il Messico, che gli aveva offerto asilo politico, e non sia invece morto a causa del cancro alla prostata, che non era ancora nella fase terminale.

“Chi ha ucciso Pablo Neruda?” si intitola l’evento cui interverranno anche Roberto Ippolito, autore del libro “Delitto Neruda” (Chiarelettere), ed Elisabeth Flores, avvocato che rappresenta la famiglia del poeta assieme allo stesso Reyes. Presenta il giornalista Pietro Berra con Jalisco Pineda. Alessio Brunialti suonerà brani di Victor Jara, cantautore cileno vittima del golpe di Pinochet; alcune poesie di Neruda verranno lette da Jessica Molinari e Lorena Mantovanelli. Organizza l’associazione Sentiero dei Sogni con la Casa della Poesia di Como e la libreria ospitante. Partecipazione gratuita con iscrizione: casoneruda.eventbrite.it.

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