Illycaffè, 630 milioni di ricavi nel 2024, si rafforza nel settore delle macchine da caffè per il segmento casa, annunciando l’acquisizione dell’80% di Capitani.
L’azienda con sede in provincia di Como, a Solbiate con Cagno, fondata nel 1979, è una rinomata eccellenza italiana nella progettazione e produzione di macchine per caffè porzionato. La famiglia fondatrice Capitani manterrà una quota del 20%, garantendo la continuità del proprio know-how.
Capitani: eccellenza tecnica e innovazione al servizio di Illy
L’operazione rappresenta per Illycaffè un passo strategico per valorizzare la filiera produttiva italiana e rafforzare il proprio impegno verso la qualità. L’acquisizione mira a massimizzare la qualità in tazza dell’autentico espresso italiano, combinando il blend unico di Illy con sistemi di preparazione proprietari.
Capitani è nota per la sua competenza tecnica, l’efficienza dei processi industriali e la costante capacità di innovazione. La sinergia tra la leadership di Illycaffè nel mercato premium e il know-how tecnologico di Capitani permetterà di sviluppare nuove opportunità e ridurre la dipendenza da fornitori extra-europei, sostenendo così l’industria italiana.
Sostenere il Made in Italy e il futuro del caffè
Questa mossa conferma la volontà di Illycaffè di investire sul Made in Italy e sulla propria integrazione a monte. Il completamento dell’operazione, che si prevede avverrà nelle prossime settimane, è soggetto alle usuali approvazioni normative. L’acquisizione di Capitani non è solo un’operazione finanziaria, ma una dichiarazione d’intenti a supporto dell’eccellenza artigianale e tecnologica italiana nel mondo del caffè.
“.Da un lato ci sono da affrontare i dazi per l’export verso gli Usa, secondo mercato per la multinazionale, saliti al 15%, dall’altro il prezzo del caffè verde continua a toccare nuovi record a 386 centesimi per libbra, circa 3,5 volte il prezzo medio storico. «In salita si accelera è la mia filosofia – confermato al Corriere della Sera l’amministratrice delegata Cristina Scocchia – Non ritengo che per le aziende sia il momento di stare ferme in quella che chiamo “stagnazione strategica”. È invece l’ora di affrontare le sfide, di attrezzarsi per superarle. A luglio abbiamo acquisito il controllo del nostro distributore svizzero. Questa è una mossa ancora più importante perché segna una volontà precisa nello sviluppo di illycaffè: da azienda del caffè ad azienda di sistemi. Allo stesso tempo, riduciamo la nostra esposizione dai fornitori extra Europei”.