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Simona Frigerio (CdO Como) alla Commissione della Camera: “Paralisi nel mondo dell’edilizia, lo sblocco subito”

Sulle norme sblocca edilizia e in particolare sulla proposta di legge n. 1987, chiamata “salva Milano”, la Compagnia delle Opere è stata convocata ieri per un’audizione alla Camera dei Deputati e precisamente alla VIII Commissione Ambiente e Territorio. A portare il contributo di idee e le proposte della CdO sulla riorganizzazione della legislazione del settore è stata la coordinatrice nazionale della filiera di CdO Edilizia, nonché vicepresidente della CdO Como, Simona Frigerio.

Parlando subito dopo il presidente nazionale della Legacoop, la coordinatrice nazionale della Filiera di CdO Edilizia ha ricordato “che la Compagnia delle Opere rappresenta oltre diecimila imprese associate nel territorio nazionale, che è organizzata su scala territoriale con numerose sedi locali in Italia e anche all’estero e che articola la sua rappresentanza anche con strutture verticali come le Filiere nazionali, tra le quali quella dell’Edilizia è particolarmente significativa per i numeri e per il peso dei soci, e che si caratterizza per accogliere e rappresentare sia le imprese – grandi, medi e piccole; sia gli studi professionali di ingegneri e architetti; sia le varie categorie degli installatori”.

Rivolta alla Commissione, composta tra gli altri dalla deputata comasca Chiara Braga e dal leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, Simona Frigerio ha aggiunto: “Pensiamo di esprimere un parere che raccoglie le istanze e i timori di gran parte, se non della totalità, delle diverse categorie degli operatori dell’edilizia. A nostro parere un intervento del Parlamento è quanto mai opportuno – e per questo siamo grati ai promotori della proposta di legge – perché sono in gioco importanti interessi economici di molte famiglie che hanno acquistato o stanno per acquistare unità immobiliari; di centinaia di operatori immobiliari a loro volta coinvolti con grandi investimenti; e di molte amministrazioni comunali che si sono viste frenate e a volte completamente bloccate nelle iniziative di gestione del territorio e in particolare del recupero di immobili vetusti e di aree abbandonate. Più in generale, si tratta di sbloccare una situazione che sta determinando una paralisi nel mondo dell’edilizia con grave nocumento per gli operatori, per le famiglie e per le amministrazioni locali”.

La coordinatrice della Filiera nazionale di CdO Edilizia, rimandando al documento tecnico scritto trasmesso alla Commissione, ha affermato: “Formuliamo qui la richiesta che il Parlamento approvi la norma nel più breve tempo possibile, secondo il motto “fare presto, fare bene”. Ribadiamo con forza che è davvero importante per il destino di numerose famiglie e di molti operatori, che il Parlamento provveda a fornire per via legislativa una norma chiarificatrice che possa sbloccare l’impasse che si è venuto a creare con le differenti interpretazioni delle norme urbanistiche in materia di ristrutturazione edilizia”.

 

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4 Commenti

  1. Dai che l’amico Felpa vi tira fuori qualche condono o leggina per darvi vantaggi.
    D’altronde il business deve andare avanti , vero CdO ?
    Con il 110 questa categoria ha triplicato i prezzi ed ora pretendete di continuare con questo andazzo?

  2. Ma se siamo invasi da cantieri in ogni luogo….se c’è un’attività che se la passa benissimo è sempre l’edilizia col suo indotto. Siamo al chiagni e fotti.
    Avete forse problemi di vendite? abbassate i prezzi. Io di edili con le pezze sul sedere non ne conosco.

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