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Smartworking frontalieri, spiraglio in extremis. Candiani (Lega): “Svizzera d’accordo, c’è l’input al governo”

La Lega, attraverso una nota del deputato Stefano Candiani, apre uno spiraglio (in extremis, vista la scadenza del primo febbraio) per mantenere in vigore l’accordo sullo smartworking per i frontalieri. In ballo, come noto, la possibilità per i frontalieri di continuare svolgere almeno il 40% del lavoro da remoto.

“Questa mattina insieme al collega di FdI Andrea Pellicini abbiamo incontrato il primo consigliere dell’ambasciata Svizzera, che ha espresso l’intenzione di rinnovare l’accordo in questione – scrive Candiani – Sulla stessa linea anche gli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze a cui è stato dato l’input politico. Nei prossimi giorni sul tema in Senato ci sarà la votazione di tre ordini del giorno a firma Lega e FdI, Pd e 5S”.

“Ora è necessaria una determinazione a livello diplomatico che faciliti la ratifica dell’accordo – prosegue la nota del deputato leghista – Per questo chiediamo al governo di attivarsi e procedere senza esitazione per rinnovare la cordiale intesa tra Italia e Svizzera, che si basa tra convenzioni già in essere, partendo dal presupposto che alcune pratiche attivate sotto la spinta dell’emergenza Covid, come il lavoro da remoto per l’appunto, hanno mantenuto una loro utilità costituendo nuove forme lavorative”.

Ocst: “Smartworking e frontalieri, follia dell’erario italiano”. Con un solo giorno di telelavoro, tassabili su tutto il reddito

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Un commento

  1. Ecco, magari l’input politico potevate darlo anche un po’ prima del 31 gennaio, visto che dal 1 febbraio tocca passare di nuovo la ramina… ma capisco che non fosse urgente, visto da Roma…

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