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Economia

Crisi supermercati, vacilla il mito degli stipendi svizzeri. Migros Ticino: “Mantenerli? Dovremo valutare”

Ha suscitato grande scalpore non solo in Ticino ma anche oltreconfine la chiusura dello storico marchio Manor di chiudere due sedi, a Balern e Sant’Antonino. Ma questo non è l’unico scossone al commercio elvetico, visto che anche Migros ha deciso di vendere due sue filiali, Hotelplan e SportX. Su questa situazione ha puntato i riflettori la Rsi nel progrmma Modem. E una delle voci interpellate è stata quella di Mattia Keller, direttore di Migros Ticino, il quale ha fatto balenare persino un cambiamento che avrebbe conseguenze – se non altro come attrattività per i frontalieri – sull’Italia.

A partire dalla serie di fattori che sta mettendo in difficoltà il commercio in Canton Ticino – leggi franco forte, l’inflazione, gli acquisti online e la concorrenza con l’Italia – il direttore di Migros Ticino, Mattia Keller, ha affermato che “il Ticino è nella tempesta perfetta in questo momento”. Ma non solo. “È veramente un Sonderfall – ha aggiunto Mattia Keller – nel senso che tutte le evoluzioni che vediamo in Svizzera, in Ticino non ci sono. Quando mi confronto con gli altri nove miei colleghi di cooperativa, vedo una situazione completamente diversa. I miei colleghi in Svizzera tedesca e Svizzera romanda hanno un aumento della popolazione annuale che è un regalo, in Ticino no. Il Ticino è nella tempesta perfetta”.

Una tempesta perfetta che, sempre nell’intervista a Modem, Keller ha definito come portatrice di probabili conseguenze: “Mi sento di dover segnalare una situazione di pericolo – ha affermato – se il consumo diminuisce ancora, e siamo già sotto del 20% rispetto alla Svizzera interna, andranno persi posti di lavoro. È molto chiaro. E bisognerà valutare se si può mantenere uno stipendio svizzero. Sul corto termine capisco certe posizioni, ma sul medio termine andiamo a perdere posti di lavoro, aziende e stipendi. E sarà una spirale. Devo dirlo perché mi sento responsabile per questo territorio dove Migros Ticino paga le tasse”.

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37 Commenti

  1. In parole povere:
    Tutti i datori di lavoro sanno quanto devono pagare al massimo un lavoratore transfrontaliero; allo stesso tempo conoscono i prezzi dei beni o dei servizi a Zurigo.
    Non c’è modo più semplice di ottimizzare i profitti!
    Ciò comporta una pressione sui salari della popolazione. Inoltre, praticamente il 100% dei salari di circa 80.000 frontalieri non viene speso in Ticino. Questa mancanza di fatturato si riflette sull’economia locale, sul gettito fiscale, sull’emigrazione di giovani e famiglie, e così via.
    Noi, e soprattutto i politici, dobbiamo svegliarci. Gli approfittatori devono essere costretti a pagare: è inaccettabile che facciano profitti a spese e a scapito dei cittadini. Dovremmo anche introdurre condizioni di parità per tutti. Cosa significa per un cittadino svizzero ottenere un permesso di lavoro all’estero come frontaliere o per uno svizzero residente in Ticino che vuole aprire una piccola attività in Italia?
    Una correzione tardiva riporterà più vita da noi, anche nei villaggi dove le infrastrutture (ristoranti, negozi, scuole, ecc.) sono disponibili ma inutilizzate o sottoutilizzate. L’inversione di tendenza sarà un processo duro, ma è un’opportunità per il Ticino di ridare vita a tutto il Cantone e non solo ai vacanzieri, che noteranno anche la mancanza di infrastrutture.

  2. Il problema alla base di tutto oggi giorno sono gli enti parassiti come commissioni paritetiche e sindacati.
    Il datore di lavoro dovrebbe essere libero in base a chi merita di quali paghe dare.
    Il vero e giusto datore di lavoro ha piacere a pagare bene chi se lo merita.
    La paga oraria minima è giustissima, ma quando un fuco di impiegato di una paritetica mi impone di pagare come tutti quelli bravi uno che mi fa 60 giorni all’anno di malattie virtuali a scapito della azienda non rispetta nemmeno i colleghi.
    E purtroppo chi mi ha dato solo problemi sono i nostri e non i frontalieri.
    Come datore di lavoro non avendo scelta se vengo costretto piuttosto scelgo per il tutti a casa.
    I miei dipendenti, vacanze, auto nuova, weekend a sciare.
    Mio figlio a 8 anni non ha ancora visto il mare.
    Bene Manor che ha scelto cosi almeno preserva gli altri.
    La colpa di tutto è di chi guarda gli altri lavorare, sindacati e comissioni paritetiche.
    Vergognatevi, e pensate a produrre qualcosa invece di decidere per chi produce.
    Io come datore di lavoro porto a casa meno della metà dei miei operai.
    Chi non lavora è il problema della Svizzera.
    E chi fa quei lavori l’unica cosa che produce è la bile nei bravi datori di lavoro che devono pensare come tirare fuori le paghe anche se non si è incassato.
    Io sono un indipendente lavoro anche il sabato e domenica e parlo con cognizione di causa.

    1. Come mai non dai la colpa a quelli che vogliono sempre più guadagni non a chi lavora e miliardi de guadagni ogni anno non gli basta mai vogliano sempre de più

  3. Ma… se invece di tagliare posti di lavoro e/o stipendi, il signor Keller cominciasse ad adeguare i prezzi alla tanto auspicata
    (dal nostro CF ) UE?

    1. Non è facile come dice, perchè i prezzi sono legati al salario che é legato all’affitto che é legato alle ipoteche sulle case che sono gestite dalle banche. In altre parole, il valore delle case non si può semplicemente dimezzare perché né i proprietari né le banche lo permetterebbero. Così l’unica leva che agisce al momento é il libero mercato, la domanda e l’offerta. É una questione politica e direi politica nel senso che chi comanda sono delle oligarchie di potere.

  4. Le aziende assumono i frontalieri perché li pagano molto meno dei ticinesi. Quindi basta con questo attacco agli italiani. Prendetevela con le aziende. Un impiegato italiano responsabile ufficio acquisti percepisce circa 3600 fs lordi, una commessa ticinese sfiora i 5000 fs. Quindi basta con questi attacchi agli italiani

    1. FRONTALIERE 3600 FR. = 4000 EURO DOPO FUE MESI SUVA NUOVO DOPO SEI MESI COSTRUZIONE VILLETTA. TICINESE 4000 4500 FR A FINE MESE NON UN SOLDO. MA DI CHE COSA STAI PARLANDO!!!!!

      1. Allora vedi un po cosa dici sei solo geloso se sei svizzero vai tu in confine e ti fai anche tu la casa con piscina….

    2. Prima di scrivere , informati , kla cassiera ticinese sul suo stipendio deve pagare ancora le tasse e la cassa malati , per il frontaliere è netto per cui provare per credere!

      1. Esatto, ho vissuto entrambe le condizioni e confermo. Di questo passo non c’è futuro lavorativo ed economico dignitoso per i residenti che si troveranno stipendi UE e costi di vita CH: o frontalieri a Sud o andare a oltre Gottardo.

    3. Qui siamo otre la disinformazione.
      Numeri buttati lì per fare confusione.
      Ma lei ci è mai stata in Svizzera di recente?

    4. Ma cosa sta dicendo?
      Si informi meglio prima di scrivere certe cose!
      Purtroppo non funziona come dice lei….

  5. In primis ricordiamoci tutti che Migros e coop sono tra i migliori negozi al mondo in termini di fatturato , ricordiamoci anche che gestiscono i due e-commerce più utilizzati in Svizzera galaxus e Microspot. Il vero problema del Ticino è la differenza salariale e disuguaglianza in fatto di assicurazioni, nel resto della Svizzera i salari sono un 20% più alti e le assicurazioni più basse rispetto al Ticino . Certo la concorrenza con l’Italia esiste ed è accentuata dalla scarsità di potere d’acquisto del Ticinese di ceto medio qui il frontalierato centra poco o nulla.

    1. Io sono un Italiano che vive in Svizzera e studio economia, secondo il mio punto di vista è tutta una catena che non vi sto a spiegare! Ma se continuano ad assumere frontalieri perché costano di meno e lasciano noi a casa, andrà solo peggio! Quindi il problema sono le aziende! Stop.

  6. Il problema di fondo è l’Italia … bensì tutta la tecnologia che ci circonda … basti vedere le casse self …. Esempio se al mc donalds prima ci lavoravano 20 persone oggi ne lavorano la metà …si va di peggio in peggio … non è colpa dei frontalieri, non bisogna prendere un singolo caso per fare degli argomenti … e poi non parliamo degli acquisti online che facciamo …. Questi tolgono posti lavoro 😉

  7. Penso che nella questione di salario, se ai frontalieri dovessero togliere 100 o 200 fr. Non cambierebbe nulla, visto l’enorme potere de acquisto nei nostri confronti, ma se lo fanno ai residenti in ticino sarebbe ingiusto anche perché tanti fanno già fatica adesso .

  8. Il frontalierato, così come attuatosi nei nostri territori, è generatore di diseguaglianze sociali.
    Forse i nodi iniziano a venire al pettine.

  9. Non trovo esatto lasciare passare sfr.300 di spesa Italiana a persona, senza pagare Dazio, se è persona singola, solo per un mese, e non giornaliero

    1. E io non trovo giusto che aziende come la Migros che vive dei soldi dei residenti in ticino da il lavoro a quelli oltre confine, che alla Migros non compra neanche l’acqua. Questa situazione se la cercata le aziende e la politica ticinesi, a esperemos dei residenti…

      1. Bravo Luciano concordo sul tuo scritto che non fa una piega. Alla Migros di piazza alla valle c’è una residente a fare 2 ore di pulizia su mandato della disoccupazione ma alle casse e a fare tutto il resto ci sono frontalieri ma stiamo scherzando questa donna ha sempre fatto la commessa con il diploma, ma li non riesce a lavorare come tutto il resto del personale è una vergogna

        1. Non è questione di IVA i prezzi sono migliori in Italia malgrado questi sono alquanto aumentati sebbene la merce venga ingran parte dal mercato Italiano la ricarica è esorbitante. Andiamo in Germania costa metà dell’Italia

      2. La Migros vive con i soldi dei residenti ? Vallo a dire a chi va a sud di Chiasso a fare acquisti e se ne frega se chiudono e saltano posti di lavoro. Poi mettici la Meloni che agevola non facendo quasi pagare l’Iva mentre la Keller dorme nel mettere in atto contromisure.
        D’altra parte se dobbiamo pure tenerci e mantenere gli asilanti visto che la citata ha sospeso gli accordi di Dublino !!!! E noi gli diamo milioni per allargare le gallerie ferroviari.

        1. Cosa c’entra la Meloni?
          Il mercato ticinese, per i frontalieri non ha questo peso, tutto il cantone vale come un quartiere di Milano, per intenderci, figurarsi se interessi a Roma… inoltre la quetsione del “tax free” deriva da un accordo bilaterale e vale anche per gli acquisti italiani in Svizzera; se i prezzi nella confederazione sono fuori mercato e nessuno sano di mente farebbe acquisti lì, avendo zone più economiche a pochi km… forse è su questo punto che occorrerebbe ragionare, la Valtellina non è invasa da auto targate GR per la spesa, ad esempio, anche se è evidente che convenga l’Iperal alla Coop sia a Poschiavo sia a Bregaglia.

      3. Le faccio notare che in Migros Ticino solo il 10% dei collaboratori è frontaliere. Inoltre Migros è il più grande datore di lavoro privato su suolo ticinese.

  10. Fino a ieri a sdottoreggiare suo favolosi stipendi ticinesi, ora si scopre la tempesta perfetta.
    Non giornalismo ma sensazionalismo da 4 soldi.

  11. Peccato, i supermercati Svizzeri hanno secondo me un’ottima scelta e alta qualità dei prodotti.

    1. Parlo da italiano, è sufficiente non fare il rimborso IVA con la tax free è far pagare il dazio come a noi commercianti. La mia domanda è!!! Cosa aspettano a farlo???????

    2. Sono Svizzera e mi sono trasferita in Italia dopo aver cambiato numerose case in affitto, il problema del Ticino sono gli stipendi in rapporto al costo della vita, affitti, cibo, casse malati, ecc, vi è inoltre poca meritocrazia, il mondo del lavoro ha due grandi motori che regolano le assunzioni; le “conoscenze” e/o gli stipendi stracciati.
      Inoltre Signori pagare affitti che partono dai 1200/1400 Chf per 70 mq e spesso con mobili da cucina e bagni anni ’80 non è accettabile! A mio modo di vedere è un Cantone che deve darsi una svegliata, in tanti ambiti, compreso l’ambito sanitario, dove i costi di cassa malati non vanno di pari passo un valido avanzamento della medicina.

      1. Buongiorno, dove si è trasferita in Italia? Nelle grandi città italiane gli affitti sono molto alti Milano cari (circa 1200€ per bilocale) , a Torino sono più economici. La situazione per gli Italiani è simile a quella descritta per il Ticino, e gli stipendi sono ancora più bassi… Ci sono tanti che dal Ticino si spostano nelle città italiane?…ho notato recenti nuovi arrivati ticinesi che hanno acquistato casa

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