Svolta Civica va all’attacco del progetto da 750mila euro approvato dalla Giunta Rapinese per la piscina, gli spogliatoi e gli impianti di viale Geno, in concessione alla Como Nuoto. Di seguito la nota.
In campagna elettorale aveva promesso di riaprire la Piscina di Muggiò in 3/6 mesi con una spesa di 500.000 euro.
Dopo quasi 3 anni, dopo aver rinunciato al tentativo di riapertura della struttura esistente e con un progetto di rifacimento di cui si sono perse le tracce, annuncia di investire una cifra maggiore su un’altra struttura, che però al momento è data in gestione ad una società sportiva, la Como Nuoto, che ne consente l’accesso solo ai soci.
Dopo aver annunciato la chiusura di scuole e asili per ottimizzare la spesa pubblica, per non voler spendere in ristrutturazioni troppo costose, investe 750.000 euro per ristrutturare una struttura alla quale i cittadini non possono accedere, perché in concessione ad una società sportiva la cui quota associativa è di 790 € all’anno.
Con le squadre di basket senza una casa, società calcistiche sfrattate dalle strutture che gestivano, una singola società beneficia di un investimento di 750.000 € su una struttura in uso esclusivo ai propri soci.
Con quale criterio si è destinata una cifra così consistente ad una struttura il cui utilizzo è riservato a poche persone?
C’è un collegamento tra il finanziamento di queste opere è l’evidente difficoltà nel gestire la piscina di Muggiò?
E’ vero che la società Como Nuoto permette l’accesso alla piscina agli ospiti degli alberghi, ma non ai cittadini comaschi?
C’è un progetto di investimento anche per la piscina di Via del Doss, che offriva un servizio essenziale per disabili e bambini?