Giusto stamattina scrivevamo:
Farà incazzare o piacerà molto: ma questo Alessio Butti sui senzatetto a Como va letto
Conviene leggerlo integralmente l’intervento di Alessio Butti, arrivato a ComoZero dopo la pubblicazione di questo articolo:
Como, l’altro portico senza stelle. Materassi e borsoni, una casa chiamata Crocifisso
Eccolo, in sintesi (qui l’integrale):
Credetemi, quello che voglio è evitare polemiche e strumentalizzazioni alle quali, lo dico subito, non risponderò.
La questione, ripresa da ComoZero e che notoriamente mi sta a cuore, la sollevai ormai un anno fa chiedendo, educatamente, di destinare la struttura, ora smantellata, di via Regina (zona cimitero) ai senza tetto presenti in città. In alternativa di individuare un rifugio per queste persone. […]. I volontari, da me interpellati, dissero che si trattava prevalentemente di italiani, ma che differenza fa? Cercai di spiegare sui social e alla stampa che per la dignità dell’uomo era necessaria una soluzione, ma lo era anche per il decoro di una città: da San Francesco ai portici Plinio, fino al Crocifisso.
Per carità, so che molti (alcuni anche con me) promuovono azioni lodevoli di solidarietà. Parteciperei volentieri ad una sottoscrizione finalizzata, solidale e ovviamente anonima. Magari organizzata da ComoZero.
Attendo con fiducia la discussione in consiglio comunale e auspico non ci siano, da una parte o dall’altra, speculazioni di natura politica. […]
È solo questione di buon senso, di attenzione verso gente che molto spesso non viene nemmeno da lontano, ma abitava nel nostro quartiere, frequentava le nostre stesse scuole. Poi è successo qualcosa, una separazione coniugale, una disoccupazione prolungata, una sventura familiare. […]
Dunque, non sappiamo se abbia fatto incazzare qualcuno ma certamente è piaciuto a Patrizia Maesani, l’ex capogruppo e ex consigliere (oggi nel Misto) di Fratelli d’Italia, ritrova antiche connessioni con il leader del partito.
Sono stati (anche ma soprattutto) i temi etici e sociali a segnare distanze progressive fra Maesani e i Fratelli. Eppure rimangono i vecchi capisaldi, quei nuclei fondanti della destra sociale da cui sono germogliati sia la consigliera che il deputato.
Così le parole di Butti sembrano sancire una nuova, apparente e momentanea, vicinanza.
Scrive la consigliera, rispondendo al vecchio amico: “Non sono per nulla stupita, al netto di tutto, almeno su questo siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda…vedi via Regina”.
Quindi sulla mozione, di cui è prima firmataria, che chiede l’apertura di un dormitorio permanente in città, l’appello ai vecchi colleghi di gruppo: “Mi auguro che anche i consiglieri di FdI siano inspirati da simili principi quando discuteremo della mozione dormitorio senza farsi intimorire dai draghi e draghesse di cartone”.