Nella tempesta che sta sconvolgendo Forza Italia a Como e provincia arriva un’altra presa di posizione pesante. Pesantissima.
Dopo un lungo silenzio, è Domiziana Giola a bussare alle porte dell’incandescente cronaca politica, dopo essere già stata protagonista nel derby infuocato con Federica Bernardi alle scorse elezioni regionali, essere riuscita comunque a raccogliere oltre 3.300 preferenze, fino a diventare “donna dello scandalo” al centro delle feroci polemiche interne al partito per il denunciato ostruzionismo nei suoi confronti dell’allora coordinatore provinciale Alessandro Fermi.
Ora, Giola – che certamente è esponente di punta dell’area cosiddetta “rinaldiniana” in cui si riconoscono molti degli esponenti di Forza Italia che stanno lasciando il partito inferociti con i vertici – va all’attacco. A quanto pare, all’attacco finale: cioè, con ogni probabilità, al passo d’addio al partito.
Di seguito, la sua lettera a Comozero in formato integrale, che parte con una sostanziale risposta al coordinatore provinciale azzurro, Mauro Caprani, e alla sua intervista da noi ospitata con il titolo “Crisi a Palazzo, Caprani furente: “Pettignano senza dignità politica. Rinaldin dietro tutto”.
Mauro Caprani dovrebbe giustificare la sua incapacità politica piuttosto che cercare scuse o fantasmi. Sull’ultima manovra comasca ha voluto forzare un’operazione politica dal senso davvero poco chiaro contro la volontà del capodelegazione in giunta Francesco Pettignano e del capogruppo Antonio Tufano e poi si lamenta se le persone se ne vanno?
Suggerirei più saggezza e moderazione, e più rispetto dei ruoli e delle persone, non esiste solo il suo di ruolo, peraltro, tra quelli citati, unico, non eletto, ma imposto per decreto.
Mi era sembrato di capire che ottobre o novembre dovessero essere i mesi di celebrazione dei congressi di Forza Italia tanto annunciati a più riprese sul giornale dal dimissionario Fermi (in modo particolare forse per giustificare il passaggio azzardato del testimone al vicario Caprani tramite dimissioni – della serie tutto in famiglia in forma autoreferenziale) non quello della sfiducia ad assessori, sindaci, delegazione, il disastro totale.
Dei 7 eletti (senza subentri) in consiglio comunale a Como, 4 hanno abbandonato il partito (nell’ordine temporale Ferretti, Patera -nella foto sotto- Tufano e Pettignano). E non si fa delle domande?Su Cantù i due consiglieri (Ciro Cofrancesco e Mirko Gaudiello, ndr) sono 2 su 4, cioè il 50% degli eletti. E non si fa domande?
Con questi numeri si può affermare che nei centri più importanti se n’è andata la maggioranza del partito.
Comunque le provinciali sono state un test evidente, sulla carta Forza Italia doveva stravincere e ha inaspettatamente perso, mi sembra un dato oggettivo. Vedremo come andrà alle prossime elezioni, se per Fermi e Caprani non ci sono problemi, sicuramente ci sarà un bel risultato. E il motivo sarebbe sempre e banalmente Gianluca Rinaldin. Capro espiatorio di tutto… Mi sembra una risposta troppo semplice per celare una ormai evidentemente e quasi imbarazzante incapacità gestionale della quale Caprani dovrebbe prendere atto. Passi la mano prima di fare altri danni, o qualcuno lo fermi. Fermi lo fermi mi verrebbe da dire, anche se ormai i 2 sembrano davvero una cosa sola, perché questo è certo, senza Fermi Caprani non esisterebbe.
Gestire un partito è cosa più complessa dei compiti che Caprani ha fino ad ora rivestito, ci vuole saggezza e moderazione, intelligenza e pazienza, caratteristiche che evidentemente Caprani proprio non ha.
Dopo le elezioni regionali con me non si è più fatto vivo nessuno, è stato fatto un coordinamento provinciale tagliando fuori gran parte del partito e io stessa – nonostante le oltre 3.300 preferenze e nonostante sia una dei pochi superstiti con la tessera di Forza Italia – non sono stata né interpellata né coinvolta, anzi, senza nessuna spiegazione sono stata cancellata da tutte le chat whatsapp di Forza Italia. Questa è democrazia? Questa è partecipazione?Questa è la responsabilità dei nostri dirigenti locali? E poi il torto è di quelli che se ne vanno. Ma cosa hanno fatto in questi mesi Caprani e Fermi per coinvolgere e includere? Che azioni hanno intrapreso per sanare le fratture e ricucire gli strappi?
Mi sento sempre più estranea in quella che pensavo essere la mia casa, fino ad ora ho soprasseduto, ma dopo i recenti fatti sto pensando anche io a lasciare Forza Italia.
Hanno trasformato il partito più liberale in quello più dirigista e sordo alle voci del suo popolo e dei suoi elettori, a parte da chi li rappresenta nelle istituzioni.
2 Commenti
Altra ennesima mossa studiata a tavolino dal gagliardo Rinaldin.
Tirare in ballo le provinciali fa rider i polli quando sanno tutti perchè Forza Italia le ha perse…
La solita farsa , ora ricompare la Domiziana Giola , tanto amica di Rinaldin che , quando era ancora in Regione Lombardia, nello staff di Fermi, riceveva regolarmente lo stesso Rinaldin negli uffici regionali.
Ho scritto , commentando un articolo su ComoZero, subito dopo le elezioni regionali che Domiziana sarebbe approdata a FdI , ora lei dichiara che ritiene di lasciare il partito . Notizia oramai superata !
Queste anime belle della politica forse dovrebbero anche loro ritirarsi e dedicare il loro tempo alla loro professione ed alla loro famiglia , E BASTA !