“Sono fortemente preoccupato per la situazione di stallo nell’approvazione del nuovo Piano dei servizi sociali sul territorio comasco”. È l’allarme che lancia l’assessore regionale Alessandro Fermi intervenendo nel caso dell’Azienda Sociale di cui scriviamo da alcuni giorni. Vicenda che vede 20 Amministrazioni contrapposte al Comune di Como. Al centro della contesa, in estrema sintesi, l’elezione del Comune di San Fermo della Battaglia quale capofila dell’Ente sgradita al sindaco del capoluogo, Alessandro Rapinese (qui tutti i capitoli precedenti).
Prosegue Fermi: “Sto seguendo da tempo la vicenda relativa al Piano di zona e come Regione Lombardia siamo in apprensione per la situazione che si sta creando. Come è noto, infatti, il Comune di Como non ha ancora sottoscritto il nuovo Accordo di programma per l’attuazione del Piano di zona, firmato invece dagli altri 20 Comuni che fanno parte dell’Ambito”. E poi evidenzia: “L’Accordo, però, è fondamentale in quanto nel documento ‘Linee guida nazionali per la definizione dei modelli organizzativi omogenei degli Ambiti territoriali per l’attuazione dei Leps’, si evidenzia che a livello locale i livelli essenziali delle prestazioni sociali devono trovare attuazione in forma associata e non è contemplata l’assegnazione di quote ai singoli comuni al di fuori di quanto previsto dall’Accordo di programma”.
Ma è nel passaggio finale il messaggio chiarissimo lanciato dall’assessore: “Rimane ora poco tempo per trovare una soluzione coerente con le disposizioni nazionali e regionali che possa garantire la continuità dei servizi sul territorio e uno sviluppo omogeneo del nostro sistema di welfare. È chiaro che, se questa situazione di stallo dovesse proseguire, diventerebbe necessario verificare anche l’eventualità di ricorrere da parte di Regione Lombardia all’esercizio dei poteri sostitutivi a salvaguardia dei diritti dei cittadini.”