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Attualità, Politica

Bartolich e le liste dopo la sconfitta: “Risultato netto ma noi diciamo no a sistemi e consorterie”. Nessun appoggio a Minghetti?

Il deciso flop elettorale della candidata sindaca Adria Bartolich (Civitas, Il bene comune) aveva già portato su queste pagine le prime, dure, riflessioni: Elezioni, Bartolich: “Delusa ma ognuno ha quello che si merita”. Su Molteni: “Troppe stranezze, gli consiglio di fare ricorso”.

Ora un nuovo intervento, Bartolich e l’assemblea delle due civiche hanno diffuso questo documento:

L’esito del voto amministrativo del 12 giugno è netto e impone una riflessione lucida e oggettiva. Il nostro obiettivo dichiarato era raggiungere i delusi, i rassegnati, gli indifferenti e gli arrabbiati che da tempo disertano le urne. Abbiamo, invece, assistito ad un ulteriore importante aumento del numero di coloro che non si sono recati alle urne.

Riteniamo, tuttavia, che altri fattori siano stati messi in campo affinchè la nostra proposta non fosse percepita come un’ALTERNATIVA POSSIBILE. I cittadini non hanno saputo, voluto o potuto cogliere tutta la profondità della nostra alternativa in un tempo complesso e pieno di incognite. Noi confermiamo la fedeltà al nostro stile misurato, ribadiamo la qualità di riflessioni non improvvisate e profonde che sottendono al programma che abbiamo elaborato e presentato, rivendichiamo le nostre competenze politico-amministrative, la nostra matrice valoriale e culturale e la qualità del lavoro svolto, dentro e fuori le istituzioni, nei cinque anni passati.

Da evidenziare poi il prossimo passaggio che sembra, sottolineiamo sembra poiché non vi è nulla di esplicito, chiudere la porta a un eventuale sostegno a Minghetti in vista del ballottaggio:

Il nostro percorso, coerente, è stato bollato come volontà di protagonismo autoreferenziale. Noi confermiamo la critica, severa e consapevole, alla metodologia di una compagine nella quale gli interessi popolari non sono stati e non sono prevalenti e affermiamo la nostra indisponibilità alla subordinazione a “sistemi” e consorterie che riteniamo concorrere a taluni dei problemi che i cittadini devono ogni giorno affrontare e che continueranno a essere oggetto della nostra analisi.

Prosegue poi la nota:

La nostra analisi politica è rimasta sotto traccia in un dibattito pubblico dal quale sono risultati assenti tutti i temi, sviluppati nel nostro programma, riguardanti le persone: primi fra tutti la tutela della genitorialità, di chi vive di lavoro precario e povero, di chi rischia l’espulsione dalla città da parte del cinismo della rendita immobiliare, di chi affronta una dimissione da un ospedale, di chi vive la solitudine o con patologie croniche, di chi convive con persone non del tutto autosufficienti o con problemi di demenza senile o di salute mentale … .

Altri fattori, poi, hanno fatto in modo che la nostra “alternativa” non venisse percepita dagli elettori come “possibile”. Ma ciò meriterà un’analisi più ampia.

C’è, ora, molto da fare.

Ostacoli, incomprensioni e mistificazioni ci impongono di rinnovare le forze, di rilanciare ideali e passione e di valorizzare l’entusiasmo dei tanti che si sono avvicinati a noi (sembrerà incredibile, ma è davvero così!) lasciandosi coinvolgere in una nuova robusta militanza. A partire da loro e con loro rinnoviamo le nostre motivazioni e la nostra presenza libera, che intendiamo, come sempre, coraggiosa e critica.

I nostri obiettivi restano gli stessi: continueremo a coltivare, con l’analisi e la critica politica, una conoscenza attenta delle problematiche della città e delle persone, avanzeremo proposte forti ogni volta che ne coglieremo la necessità per essere punto di riferimento credibile e affidabile per un numero crescente di cittadini.

Documento redatto dall’assemblea congiunta di “Civitas” e “Il bene comune”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. Le due listarelle della “vincibile armada”
    del Magattich rilasciano dichiarazioni da “destra sociale”, più a destra del già a destra Rapinese.

    È caduta la maschera finalmente! Erano di sinistra solo per finta…

  2. “I cittadini non hanno saputo, voluto o potuto cogliere tutta la profondità della nostra alternativa in un tempo complesso e pieno di incognite.”

    Diciamo che non hanno voluto.

    E perché stupirsi, quando una decide di farsi accompagnare da Magatti, un narciso che si fa come dice lui o niente e Venneri, uno che crede che basti chiamare un gruppo Facebook “6 mila sardine” per avere seguito, quando poi può contare le preferenze sulle dita di una mano.

    Ora possono decidere se schierarsi o meno, insomma dimostrare se tengono alla città oppure confermare la propria autoreferenzialità che non ha premiato.

  3. Critica alla metodologia, non al contenuto……avanzaremo proposte forti (a chi, essendo fuori dal consiglio)….mah, che ci sia odore di assessoratino in caso di sostegno (molto condizionato)? È questa la soluzione della tela del ragno??

  4. Non vi hanno capito.
    Non hanno colto l’assurdo bene che sarebbe derivato dal votarvi.
    In effetti, non è che vi spiegate tanto bene.
    Okay, no problem, gli elettori (anche i vostri) sapranno ben da soli capire cosa è meglio fare al ballottaggio.

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