L’aria frizzantina della campagna elettorale si fa sentire nel suo schema più classico: botta, risposta, controbotta e controrisposta a suon di comunicati. Ci sta, tutto normale con l’avvicinarsi delle urne ma il ping-pong monotematico, è un consiglio spassionato e gentile, alla lunga annoia. Gli elettori in primis.
Prima l’annuncio dei sondaggi da parte di Fratelli d’Italia che chiede ai comaschi di esprimere la propria opinione su alcuni temi caldi della città, dal futuro del San Martino alla mobilità passando per lo stadio (qui). Poi la replica acida del Pd con tanto di meme-vignetta estrapolata da Cattivissimo me (qui) e accusa del segretario cittadino Stefano Legnani: “Qualcuno ricordi a FdI che è in giunta da cinque anni con due assessorati-chiave per l’amministrazione di Como“.
Quindi il terzo capitolo. Il segretario provinciale dei Fratelli, Stefano Molinari che accusa Pd e ex giunta Lucini: “Il nulla assoluto. Ma per loro decidono i poteri forti che ingessano Como”.
Ultima fase (si spera in assoluto, poi si telefoneranno): ecco che sui poteri forti arriva la presa di posizione del capogruppo Dem in Consiglio comunale, Stefano Fanetti con una nota. Eccola:
“Ma è li caso di fare qualche precisazione. Parliamo della Ticosa, bonificata quasi totalmente dalla Giunta Lucini: dopo cinque anni di centrodestra siamo a quota tre bandi falliti per la bonifica della Cella 3 a causa degli errori dell’amministrazione Landriscina. Parliamo della riqualificazione dell’area: il masterplan delle meraviglie del Comune di Como, presentato proprio da un assessore di Fratelli d’Italia, che fine ha fatto? Parliamo del palazzetto dello sport, per cui la giunta Lucini aveva assicurato i fondi regionali del Patto per la Lombardia. Fondi che la giunta Landriscina non ha mai utilizzato. Parliamo allora della piscina di Muggiò, chiusa da tempo ormai immemore, per l’incapacità della giunta Landriscina di trovare una soluzione. Tant’è che sono intervenuti i privati. Parliamo, se proprio vogliamo, del piano del traffico Landriscina – il topolino partorito dalla montagna in cinque estenuanti anni. Uno spreco di denaro pubblico: il piano Lucini era pronto nel 2017 ma per motivi politici l’amministrazione corrente ha deciso di ripartire da zero, lasciandoci con un piano del traffico vecchio di vent’anni. Vogliamo dimenticarci invece dei “successoni” della destra come le paratie commissariate, il parcheggio Valmulini vuoto, il Sant’Anna tolto a Como, il viadotto dei Lavatoi in condizioni pessime? In cinque anni all’opposizione abbiamo dovuto sorbirci un fallimento amministrativo dietro l’altro, portando avanti insieme ai compagni di opposizione le battaglie sul dormitorio cittadino, sulla rimozione delle barriere architettoniche in città e negli edifici pubblici, sulle assemblee di zona soffocate da questa amministrazione, sulle condizioni indecenti in cui versano gli alloggi di edilizia popolare del Comune di Como. Se vuole, Fratelli d’Italia potrà dare qualche lezione sul ruolo dell’opposizione direttamente dai banchi della minoranza non appena i cittadini si saranno espressi con il voto di questa primavera. Per ora è difficile accettare consigli su come amministrare Como da chi, dopo un mandato intero, non ha concretizzato nulla” conclude Fanetti.
2 Commenti
Ma anche basta con questa storia del “però alla prossima telefonatevi” !!!
Siete un organo di informazione che si proclama indipendente e consigliate ai partiti in lizza per le prossime elezioni di telefonarsi invece di comunicare a tutti le proprie idee.
Per poi magari approfittare delle “gole profonde” o dei vostri amici-informatori per fare bella figura pubblicando i famosi “retroscena della politica comasca”.
Che bella visione dell’informazione pubblica che avete…
Poteri forti della destra dei palazzi di Roma? da Novembre 2011 si alternano governi tecnici o di centro-SINISTRA, ma la colpa è sempre degli altri