Forse è stata una provocazione, forse convinzioni genuine. Di sicuro, le parole pronunciate ieri a Cantù dal leader nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, all’inaugurazione della nuova sede provinciale del movimento di estrema destra faranno discutere.
E – sotto lo slogan “dal 4 marzo l’aria è cambiata” – quelle parole rinforzeranno le tesi di chi reputa possibile un ritorno del fascismo, pur sotto nuove forme, con il governo formato da Lega e Movimento Cinque Stelle (facile pensare al giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, che ieri ha presentato al Cinema Gloria di Como il libro NazItalia “salutato” da uno striscione insultante affisso proprio da Forza Nuova all’esterno della struttura).
Tornando all’inaugurazione della nuova sede canturina di Forza Nuova, dopo il saluto dello storico militante Franco Liva e quello del segretario regionale Salvatore Ferrara – anche a capo di “Como ai Comaschi” e nuovamente assai poco tenero verso Paolo Berizzi (vedi video sotto) – la parola è passata al leader nazionale, Roberto Fiore.
Il quale, in sintesi, ha ammesso di vedere nel nuovo governo Lega-Cinque Stelle una svolta, per un’Italia che dalla formazione del nuovo esecutivo ha cambiato pelle e idee, non è più fondata sull’antifascismo e si avvicinerebbe al Paese che esattamente un secolo fa visse un altro cambiamento di pelle e idee: quello di Benito Mussolini, che da socialista rivoluzionario divenne interventista e nazionalista per poi fondare il 23 marzo del 1919 i Fasci di Combattimento e 3 anni dopo avviò la Nazione sulla strada del Regime dittatoriale.
“Innanzitutto mi viene in mente che devo fare subito un tweet affinché il ministro dell’Interno (Matteo Salvini, ndr) tolga i famosi fondi all’Anpi – ha esordito Fiore – perché i fondi di finanziamento all’Anpi vengono dal ministero dell’Interno”.
Poi Fiore ha constatato che “la virata verso le posizioni nostre nel mondo è sempre più forte […] Oggi è cambiato qualcosa, dal 4 marzo c’è stato uno spostamento dell’Italia e della politica su posizioni nostre”.
E ancora, riferendosi al dopo 4 marzo: “Non solamente l’Italia si riscopre un Paese non più antifascista e con un’impostazione nazionale […] Oggi noi abbiamo un governo che riecheggia le nostre tesi. Conversioni? Certamente ci sono conversioni, pensate a quello che fu il fascismo: iniziò con un socialista internazionalista (Benito Mussolini, ndr) che poi si convince che l’internazionalismo era sbagliato, si converte al nazionalismo e quindi crea il fascismo. E quindi possono esserci in questo momento forti conversioni da parte di persone che vedono in quello che noi abbiamo detto costantemente in 20 anni un nuovo punto di riferimento”.
Sono seguiti ulteriori riferimenti “all’antifascismo che rantola e che non trova più l’enorme mare che aveva fino a qualche decennio fa” e poi ai modelli ideologici mondiali, da Putin a Trump, dal Blocco di Visegrad alle tendenze di estrema destra nella Baviera tedesca, in Slovenia e in Austria, tra motti storici del fascismo (“Dio, Patria e Famiglia”), lotta “a chi vuole distruggere l’Italia: Ong, Soros, il Pd”, fino ai modelli della “famiglia tradizionale” e alle tesi forzanoviste su “sovranità monetaria e immigrazione”. Di seguito, il video integrale con il discorso di Roberto Fiore.
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