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Centrosinistra: Minghetti è ufficialmente candidata sindaco ma Civitas se ne va

La giornata permetterà di definire meglio contorni e retroscena del vertice di ieri sera ma i giochi sono fatti. Sembrerebbe arrivata la parola fine nel centrosinistra, Civitas va per la propria strada e al momento non sostiene Barbara Minghetti candidata sindaco a Como. Lo si deduce senza fatica da una nota appena arrivata che porta la firma di Partito Democratico, Svolta Civica, Europa Verde, Agenda 2030. Assente appunto il movimento fondato da Bruno Magatti, niente di inatteso comunque, non servivano grosse analisi nei giorni scorsi per capire come il matrimonio con la coalizione non ci sarebbe stato.

Ecco la nota:

Nella riunione di coalizione del primo febbraio 2022 Partito Democratico, Svolta Civica, Europa Verde, Agenda 2030 e Como Comune hanno fattivamente contribuito a delineare l’impianto valoriale e le linee programmatiche di base che andranno ulteriormente elaborate e approfondite anche attraverso tavoli di lavoro aperti alla città.

Partito Democratico, Svolta Civica, Europa Verde, Agenda 2030 confermano la volontà di stabilire un percorso definito di dialogo con tutte le forze del centrosinistra comasco e lavorare ad un processo di apertura a tutta la città di Como. PD, Svolta Civica, Europa Verde e Agenda 2030 investono formalmente Barbara Minghetti del ruolo di candidato sindaco della coalizione.
Partito Democratico, Svolta Civica, Europa Verde, Agenda 2030

Da notare che Como Comune compare nella nota ma non ha firmato il documento (il gruppo comunque sta ancora valutando un’adesione al progetto).

Anche sul fronte Cinquestelle nessuna novità. Se il movimento è spaccato in due a Como (pro e contro Minghetti) è pure vero che alcuni elementi della coalizione non vedono di buon occhio i 5Stelle

AGGIORNAMENTI:

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9 Commenti

  1. Rispettabile Giovanedemocratico,
    da quando Magatti si è messo in proprio l’unica linea coerente che ha saputo, e voluto, percorrere è quella del “Rapinese rosso”!
    O non te ne sei accorto?
    Chiediti, inoltre, quali ricavi ne abbiano tratto i cittadini di Como.

  2. Ecco il riassunto perfetto di Civitas: tre gatti che si credono gli unici portatori di istanze fondamentali.
    Senza di loro si perderà la bussola, calerà il buio e la città andrà in disgrazia. Sì, certo, come no. Basta raccontare frottole per poter imporre i classici diktat.

    Andate a elezioni, contatevi e poi rideremo assieme dell’ennesima battaglia di testimonianza fallita!

  3. Adesso si fa sul serio. Bisogna cominciare a lavorare ai programmi adesso che le alleanze sono fatte. Speriamo che Barbara Minghetti inizi a crearsi una squadra “esperta” di gente che sa muoversi in politica e una squadra “entusiasta” di gente che ha voglia di progettare una città diversa. Adesso è ora di lavorare sul serio. È necessario costruire una “fabbrica di nuove idee e di nuove soluzioni” per non prestare il fianco a chi pensa che le idee e le soluzioni non sono nuove ma appena riparate in officina.?

  4. Povero Magatti, il “Bastian contrario” della compagnia, non ne azzecca una, ve lo ricordate quando ai tempi della giunta Lucini, assessore alla partita, inaugurando la stagione della raccolta differenziata a Como aveva promesso una progressiva e costante diminuzione delle tariffe? Bene, da allora sono solamente aumentate e non di poco……Povero Magatti.

  5. Coloro i quali regaleranno la città a Rapinese o al centro-destra sono coloro che non sanno nulla di politica, condivisione di scelte ed equlibrare per tracciare il giusto compromesso. Questo non è il caso di Magatti che coerentemente non ha trovato alcuna disponibilità alle istanze di Civitas. Il fallimento della coalizione di centrosinistra – che di centrosinistra ora non ha più nulla- è per opera di coloro che tutto hanno deciso senza condividere nulla con i propri alleati o potenziali tali. E’ l’autismo di coloro che sono troppo abituati nella loro vita a “tappeti rossi” e “uomini del si” , persone che credono che non vi sia altra verità se non la loro e che pretendo tutto dagli altri come se li fosse tutto dovuto, in altre parole vili “bulletti della vittà murata”.
    Una scoffitta sarà da imputare a loro che oggi si assumo l’arroganza di credersi vincenti e portatori dei solo loro interessi – quelli della Como che conta.

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