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Politica

Braga (Pd): “Solidarietà a don Alberto Vigorelli. Querela di Salvini ridicola e infondata”

Diventa anche terreno di polemica politica il processo iniziato questa mattina a Como carico di don Alberto Vigorelli, querelato per diffamazione da Matteo Salvini per la famosa frase pronunciata nel 2016 durante un’omelia: “O siete cristiani o siete di Salvini”.

Oggi nessuna composizione in aula: don Vigorelli (come si vede nel video sotto) ha ribadito di non avere nulla di cui scusarsi, dunque il procedimento proseguirà.

Sulla vicenda interviene la parlamentare comasca del Pd, Chiara Braga, con toni sferzanti.

“Tutta la mia solidarietà a don Alberto Vigorelli, sacerdote di Mariano Comense che, tra le altre cose, il prossimo l’ha aiutato per davvero anche a ‘casa sua’, facendo il missionario in Perù e in Burundi per oltre trent’anni”, afferma Braga.

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“Tutta la mia vicinanza a questo prete ottantenne che è stato querelato per diffamazione da Matteo Salvini. Un’accusa ridicola e infondata – aggiuge la deputata dem – perché don Alberto non ha diffamato o offeso nessuno, perché ciò che ha detto nell’omelia a commento del passo del Vangelo di Matteo sul “giudizio finale”, in una domenica di novembre del 2016, rientra nel pieno diritto di espressione del pensiero di ognuno, e in particolare, del pensiero cattolico anche quando questo può apparire scomodo e mettere a disagio proprio noi cattolici”.

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“Lo spiegare – continua la deputata del Partito Democratico – quel “Venite, benedetti del Padre mio (…) perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto” con l’affermazione “O siete di Salvini o siete cristiani”, è un monito attualizzato che rende bene quale sia l’insegnamento dell’accoglienza delle Sacre Scritture e della Chiesa. Si può essere d’accordo o meno ma quello è e rimane il contesto del Vangelo che pone ciascuno di noi di fronte alla responsabilità verso gli ultimi e alla propria coscienza”.

EDIT – 18.16

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Dem, Angelo Orsenigo. Scrive:

“Non possiamo che essere dalla parte di chi predica il Vangelo. Altrimenti, è inutile dirsi cristiani: su questo ha pienamente ragione don Alberto Vigorelli. E non abbiamo mai avuto dubbi”, commenta così, Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, il processo che si sta tenendo a Como nei confronti del missionario.

“Troviamo assurdo e insensato processare un prete perché predica i fondamenti della parola di Cristo – aggiunge Orsenigo –. Quanto detto durante un’omelia da un uomo di Chiesa, ma soprattutto da chi ha sempre messo in pratica i principi evangelici, primo fra tutti quell’“ama il prossimo tuo come te stesso” che sta alla base della nostra fede, non può essere contestato da alcuno, tanto meno da un politico che del messaggio cristiano fa un’arma politica ed elettorale. Noi siamo con don Alberto”, conclude il consigliere Pd.

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4 Commenti

  1. Bravo “cspitano” che acume politico! In un colpo solo sei riuscito a trasformare in eroe uno sconosciuto prete di campagna ed a compattare intorno a lui tutti i catto-comunisti della provincia di Como…. Bel colpo!

  2. Parafrasando Forrest Gump: Cristiano è chi cristiano lo fa.
    Mai letto nel Vangelo, prima i giudei o i sadducei o i romani, ma forse mi é sfuggito…

    1. Uno è libero di “sentirsi” cristiano, ma se vota partiti (e quindi sostiene azioni e politiche) che vanno contro il messaggio del Vangelo, non è cristiano.
      Sarebbe bene rileggersi ogni tanto ciò che scriveva il Matteo, quello santo… “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. “

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