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Chiusura nido di via Longhena, il Pd alla battaglia: “Via Giussani non basterà, riaprire il Nuvoletta. E ora l’assemblea pubblica”

Nonostante il no secco e ripetuto della giunta comunale, il Pd insiste per la riapertura dell’ex asilo nido Nuvoletta di Camerlata per ospitare i bambini che saranno sfrattati a fine anno scolastico dalla struttura di via Longhena per il maxirifacimento dei prossimi 3 anni.

“La struttura del nido Nuvoletta di Camerlata è in ottime condizioni, come hanno confermato anche i tecnici comunali presenti, essendo stata ristrutturata solo pochi anni fa – dichiarano oggi i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani, intervenuti al sopralluogo di oggi a Camerlata – Servirebbero pochissimi interventi per ospitare i bambini del nido di Albate. Anche le eventuali attrezzature mancanti potrebbero essere integrate con quelle presenti ad Albate che dovranno essere necessariamente rimosse durante i lavori”.

“Abbiamo quindi chiesto al Sindaco che l’ipotesi di trasferire il nido di Albate nella struttura di Camerlata sia valutata attentamente e non scartata a priori – aggiungono gli esponenti del Pd – tenendo conto che non si tratta solo di considerare i bambini attualmente iscritti ad Albate, che dovranno spostarsi in un’altra struttura, ma anche di quelli che entrerebbero con le iscrizioni dell’anno prossimo” dichiarano i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani intervenuti al sopralluogo presso il nido”.

Sul fronte dei lavori su via Longhena – destinato a diventare un moderno polo scolastico da 0 a 6 anni entro tre anni grazie anche ai fondi Pnrr – i consiglieri Pd affermato che “di fatto per tre anni l’asilo di Albate verrà cancellato, mentre ci vorrebbe ben poco per garantire la continuità educativa sia pure in una sede diversa. La struttura di Via Giussani, che secondo il sindaco potrebbe ospitare tutti i i bambini del primo e del secondo anno che attualmente frequentano il nido di Albate, non è sufficiente per ospitare i bambini che attualmente frequentano i nidi di Via Giussani e Albate, oltre a quelli che, sulla base dei dati degli scorsi anni, probabilmente si iscriverebbero a settembre per il primo anno nei due nidi”.

Inoltre da Lissi, Guarisco e Legnani arriva una porposta: “Per poter valutare la potenziale utenza, abbiamo pertanto anche proposto che nella domanda i genitori indichino se iscriverebbero il loro bambino al nido di Albate, qualora restasse aperto, oppure a quello di Camerlata, se lì venisse spostato quello di Albate. Solo con questi dati sarà possibile fare una valutazione complessiva per poter prendere la decisione più corretta per rispondere ai bisogni delle famiglie di Albate e di Via Giussani”.

“Il Comune deve peraltro convocare entro domani, come previsto dal regolamento, l’assemblea pubblica richiesta da oltre 400 firmatari per discutere non solo del trasferimento del nido di Albate, ma anche delle effetti sulla viabilità e la sicurezza dalla realizzazione della nuova struttura comprendente, non solo il nido, ma anche una nuova scuola materna in Via Longhena, strada di quartiere molto stretta. Con l’assemblea si intende anche confrontarsi con l’Amministrazione comunale sul futuro degli altri plessi scolastici del quartiere” concludono i consiglieri Pd.

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