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Attualità, Politica

Como, clamoroso in consiglio comunale: Milo Casati (Lista Rapinese) vota con l’opposizione. Una breccia nel monolite? E le voci su un litigio

Clamoroso, letteralmente clamoroso, in consiglio comunale a Como questa sera, 25 marzo. Per la prima volta da inizio mandato, e a meno di due anni dalle ultime elezioni, un consigliere dell’inossidabile maggioranza monocolore del sindaco Rapinese ha votato con le opposizioni, cioè contro i dettami del leader. Parliamo di un volto notissimo in città Emilio ‘Milo’ Casati, anima della pasticceria-gelateria-bar Luisita (via Dottesio e via Boldoni). L’occasione è stata una mozione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi. Il meloniano ha fatto notare come nei giorni precedenti Natale sia “stata realizzata la violenta scritta ‘provita morto non obbietta’ su un immobile di proprietà comunale nella zona di San Giuseppe” (ne parlavamo qui). Questa per capirci:

Il documento dunque ricordando come “non ci siano state prese di posizione politiche di alcun esponente di questo consiglio” ed evidenziando come “atti simili possono essere precursori di altri ben più gravi” impegnava sindaco e giunta a “condannare le minacce di morte all’associazione Pro Vita e Famiglia”. E poi il voto. 28 presenti, 18 contrari in maggioranza e 10 favorevoli. Cioè i consiglieri di opposizione, più appunto Milo Casati:

Da qualche giorno, in effetti, era giunta a ComoZero più di una voce (ciascuna ben credibile) a proposito di alcuni presunti malumori di Casati, espressi anche in contesti pubblici. Un episodio in particolare avrebbe segnato se non una frattura quantomeno una chiarissima tensione col sindaco. Pare infatti che Casati avesse espresso perplessità circa la decisione di Rapinese sul Luna Park sfrattato da Muggiò e sembra che avesse anche dichiarato di voler votare il documento presentato dalle minoranze in favore dei giostrai nell’ultimo Consiglio. Tanto sarebbe bastato per mandare Rapinese su tutte le furie. Un sindaco che (ci dicono) urlando avrebbe ricordato a Casati il vincolo di un programma firmato e condiviso (poi Casati ha votato con la maggioranza).

Fino a oggi non ne abbiamo scritto, poiché stavamo cercando di circoscrivere e verificare i dettagli dell’episodio. Certo, il voto di stasera sembra propendere per la veridicità dei racconti arrivati nell’ultima settimana. Anche perché, col massimo rispetto per la mozione di Cantaluppi, non si sta parlando del ‘documento tra i documenti’ della presa di posizione etico-politica su cui non si può transigere. Il voto di Casati piuttosto è stato un segnale, se non una dichiarazione aperta. Immaginando, peraltro, come l’abbia presa il primo cittadino che non ammette contestazioni dalle minoranze, figuriamoci dai ‘suoi’, cioè ‘i miei’ , come è uso chiamare spesso consiglieri e assessori.

In un contesto diverso, cioè con maggioranze formate in coalizione da partiti e liste, quella di stasera non sarebbe stata una gran notizia, al massimo una curiosità, ma nel clima rapinesiano che della compattezza granitica fa vanto e forza (ricordate cosa ripetono? “Discutiamo prima, poi in Aula votiamo compatti”) il peso specifico dell’episodio non può essere sottovalutato.

Sicuro, nel monolitico assetto oggi c’è stata una breccia, diciamo un pertugio che per un istante si è aperto. Rientrerà? Certo avrà conseguenze. Le cronache politiche dei prossimi giorni, comunque vada, saranno molto succose.

 

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21 Commenti

  1. Carissimo,
    ovviamente non condivido assolutamente le istanze di questa associazione. Non c’è niente di più distante dalle mie idee. Allo stesso tempo, come ho chiarito in aula, non possono essere tollerate minacce di morte, a prescindere da chi sia il destinatario.

  2. Sì, d’accordo, si è aperta la breccia ecc. ecc., e ne son pure contento (Sindaco: attento alla pressione, che comunque comincia ad avere una certa età…). Peccato, peccato davvero, che si sia aperta su una mozione simile, per la quale io forse, horribile dictu! (si può usare un po’ di latinorum al posto dell’anglicorum?), avrei votato con Rapinese, o mi sarei astenuto.

  3. Non è sorprendente che Milo Casati abbia votato con l’opposizione. È sorprendente che di fronte a una mozione innocua, la maggioranza non abbia votato compatta con l’opposizione. In fin dei conti Cantaluppi cosa chiedeva? Una dichiarazione dell’Amministrazione Comunale in cui si biasimavano tutte le minacce a un’associazione morale e, almeno sulla carta, apolitica: come Provita, ma come anche ComoAccoglie per esempio.. E allora? Perché votare contro? Non erano previste nel programma dichiarazioni contro le scritte minacciose sui muri? Oppure Rapinese Sindaco ritiene legittime le minacce a qualsiasi Associazione 😊? Il dilettantismo di Rapinese Sindaco, anche se queste cose normalmente competono al Capogruppo in Consiglio, è questo: trasformare una sciocchezza in tragedia che poi, grazie a Rapinese Sindaco stesso, diventa subito farsa.

      1. Infatti ho scritto “almeno sulla carta”. Il Presidente di Provita Onlus ha dichiarato, in più di un’occasione, che i legami che lo legano al leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, sono affettivi. Erano insieme al Liceo sembra. Ed è altrettanto casuale, a suo dire, che il portavoce della sua Onlus sia lo stesso di quello di Forza Nuova. Sullo Statuto però Provita Onlus non è finalizzata ad attività politiche…..almeno sulla carta.

  4. C’è tanto di affascinante in questa vicenda. Tanto.
    1. Il fatto che per mostare il coraggio (aka ‘tirare fuori i cojones’….strano. In giro ci sono un sacco di persone che non hanno questi attributi fisici ma dimostrano un coraggio esemplare ma passiamo oltre) si sceglie di votare in favore di una mozione proposta dagli uomini di destra a sostegno dell’associazione locale pro-vita. Gli uomini che pretendono di dettare e controllare i corpi delle donne. Niente di nuovo sotto il sole qua.
    2.I consiglieri di minoranze hanno sostenuto la mozione di FdI che parlava di minaccia di morte contro l’associazione (forse un tantino esagerato?) Erano tutti d’accordo con il sentimento e l’argomentazione di FDI?
    3.Come dimostrato da uno dei commenti (malizioso? Intenzionalmente buttato lì per screditare le azioni del Signor Casati?)- il voto contro da una squadra finora compatta e supina al Sindaco fosse spinto per ragioni di stizzita e personali / commerciali piuttosto che una convinzione reale? Viene quasi il sospetto che viviamo in un low trust culture (buttiamo dentro qualche anglicismi….tipo…che ne so….’mistress’…’player’ (sic). Apparently fa molto figo) dove ognuno agisce per il proprio tornaconto e nessuno agisce per il bene altrui (che sarebbe da fessi idealisti. Di-a-mi-ne !).
    Tutto molto ma molto affascinante. Comunque, viva la breccia e qualsiasi sussulto di coraggio e dignità personale. Non tutto o tutti sono in vendita…..vero?

  5. “minacce di morte” mi sembra un po’ esagerato Cantaluppi dai.
    Le campagne ben più intimidatorie che l’associazione Pro Vita e i suoi sodali mettono in atto delle donne che liberamente vogliono interrompere la gravidanza come le dovremmo definire?

  6. con un tempismo eccezionale, il malumore e il voto contro arrivano proprio quando a un’attività di somministrazione sita in quel di via Dottesio è stato revocato il permesso di occupazione del suolo pubblico (leggasi due posti auto blu) con tavolini…

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