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“Como Comune”: quattro partiti della sinistra cittadina si uniscono verso le elezioni 2022. Nel segno di Emilio Russo

Si muove la sinistra comasca – o almeno un suo “pezzo” – verso le elezioni comunali del 2022. Sotto il nome già evocativo “Como Comune”, infatti, quattro sigle di partito annunciano il progetto che guarda chiaramente all’anno prossimo.

“In questi mesi difficili per la città, nonostante le restrizioni imposte dal Covid 19 abbiano reso più difficilesvolgere l’attività politica, non abbiamo smesso di ragionare sul presente e sul futuro di Como – si legge nella nota – Articolo Uno, PSI, Sinistra Italiana, Socialisti in Movimento e cittadini/e non appartenenti a nessun partito ma attivi nel sociale e nella politica del capoluogo intendono intraprendere un percorso – che abbiamo denominato Como Comune – per portare avanti le istanze di chi crede in una Como diversa. Una città che si occupi dei diritti e delle necessità di tutti i suoi abitanti, che non lasci indietro i più vulnerabili, che più di altri hanno bisogno di attenzione e cura – anziani, giovani, lavoratori che rischiano di pagare cara la crisi sanitaria che è già anche sociale, chi vive nei quartieri periferici, chi una casa non ce l’ha”.

“Una città che non si limiti ad essere una bella foto in cartolina per turisti mordi e fuggi ma che valorizzi il suo patrimonio naturale, storico, artistico e culturale innanzitutto per i suoi abitanti e per visitatori più consapevoli”, sottolineano i promotori.

“Il percorso è aperto a tutti coloro che condividano i valori di giustizia sociale e climatica, pari opportunità per le persone, tutela dei beni comuni. Como merita una amministrazione e una politica migliore di quella che abbiamo visto all’operane gli ultimi anni, insensibile, inefficiente, incapace di leggere i bisogni del territorio e delle persone, e di dare risposte degne della storia culturale, politica e solidale della città – è la chiusura – Come evidenziava Emilio Russo: Como ha bisogno di una nuova classe dirigente, fatta di donne e uomini onesti, competenti, leali e responsabili nei confronti dei cittadini e che non siano invece rappresentanti di ristrette élite e di gruppi autoreferenziali. La nuova rappresentanza politica che ci proponiamo di costruire può rappresentare uno stimolo a un rinnovamento più ampio, che ha bisogno delle idee, delle energie, delle culture oggi presenti nel tessuto della Città ma che sono attualmente disperse e mortificate dall’attuale gruppo di potere che occupa l’Amministrazione comunale“.

“Intendiamo intraprendere momenti di confronto con tutti i soggetti, singoli o organizzati che siano, per arricchire le nostre proposte e costruire insieme una Como accogliente per tutte e tutti”, è il passaggio conclusivo.

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