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Attualità, Politica

Como, dopo lo sgombero dei senzatetto il Pd: “Forza contro i deboli. Azione disumana”

“Questa mattina, alle prime ore del giorno, è stato sgomberato l’ex supermercato in via Regina Teodolinda, rifugio di tante persone senza fissa dimora. L’ennesimo gesto improvviso, l’ennesimo atto di forza contro i più deboli e bisognosi, specchio della politica di un’Amministrazione che, ancora una volta, ha scelto di affrontare una questione delicata come quella della grave marginalità in modo sbagliato e disumano” dichiarano Patrizia Lissi, capogruppo Pd in Consiglio comunale e Daniele Valsecchi, segretario cittadino.

La notizia è questa, ne parlavamo nelle scorse ore:

VIDEO Como, blitz nel supermercato abbandonato: 12 controllati, un arresto. Trovati telefoni, orologi, bici e altro materiale sospetto

Proseguono i Dem: “Pur comprendendo e rispettando il lavoro delle Forze dell’Ordine, che non smetteremo mai di ringraziare per il lavoro che svolgono, siamo profondamente contrari alla visione della città di questa Amministrazione e al suo modus operandi. Per inseguire l’ideale di una Como dell’apparenza, che mostra la sua faccia più bella nascondendo le fragilità, si è proceduto, ancora una volta, con la mossa più semplice, così come accaduto in passato a San Francesco o sotto i portici di altre chiese in cui le persone meno fortunate trovano riparo per la notte. Smantellare giacigli di fortuna, oltre a essere un gesto senza umanità, l’ennesimo smacco, l’ennesima macchia nera sulla nostra città, equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, senza affrontare la questione alla radice. Dove andranno a dormire le persone cacciate dall’ex supermercato? Probabilmente da un’altra parte” .

E concludono: “Spesso si urla all’insicurezza, riversando tutte le colpe sulle persone senza dimora. Posto che le cose non stanno così e non è possibile generalizzare, questa gestione miope, fatta di sgomberi e di chiusure, non fa altro che aumentare quella stessa insicurezza. Occorre, invece, affrontare la questione alla radice, cercare soluzioni strutturali che contemplino la creazione di luoghi di accoglienza e azioni di reinserimento alla vita sociale e produttiva della nostra città. E’ la strada più lunga, ma senza dubbio la più efficace”.

PER APPROFONDIRE:

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