Ora è definitivo: il Piano del traffico adottato dalla giunta Lucini (ma poi mai approvato dal consiglio comunale) con la delibera numero 10 del 2017 è cancellato per sempre. Oggi, infatti, l’esecutivo Landriscina ha revocato il documento di un anno e mezzo fa e ha contestualmente avviato l’iter per un nuovo Piano del traffico (o meglio, tecnicamente, per l’aggiornamento di quello in vigore ormai dal 2001).
In un solo colpo, dunque, viene archiviato innanzitutto il doppio studio commissionato dalla giunta Lucini (e seguito dal dirigente Pierantonio Lorini, a cui recentemente è stata tolta la Mobilità) alla società Polinomia per una spesa complessiva di circa 72mila euro che prevedeva, tra le altre ipotesi più controverse: il girone a doppio senso con riduzione dei posti auto in viale Lecco, la possibile pedonalizzazione del lungolago in alcune giornate all’anno, i semafori in fondo alla Napoleona, una grande rotatoria nel nodo cerniera Roosevelt-Grandi, un maxi spartitraffico davanti alla Casa del Fascio, una rotatoria tra viale Cavallotti e viale Rosselli al posto del semaforo e la semaforizzazione anche dell’incrocio tra via per Cernobbio e via Bellinzona. E poi ancora, una lunga serie di “zone 30” (in parte già realizzate).
In secondo luogo, è chiaro che la scelta della giunta Landriscina – e segnatamente dell’assessore alla Viabilità, Vincenzo Bella – indica anche una presa di distanza politica, oltre che tecnica rispetto agli indirizzi dei predecessori. I quali, a dire il vero, a fine mandato avevano già rivisto ampiamente alcuni punti critici (girone a doppio senso, pedonalizzazione del lungolago e rotonda davanti alla Casa del Fascio su tutti).
La giunta Landriscina, per aggiornare il Pgtu ha comunque chiesto agli uffici di utilizzare gli elementi emersi dalle analisi effettuate con la precedente amministrazione ma ovviamente con i nuovi indirizzi individuati dall’assessore alla Mobilità e Trasporti Vincenzo Bella e condivisi con sindaco e colleghi assessori.
Nello specifico, gli indirizzi sono i seguenti:
– adeguare l’assetto e la regolazione della circolazione e della sosta in convalle per favorire la fluidificazione del traffico, offrire collegamenti rapidi, innovare la rete dei servizi per la mobilità, facilitare il reperimento di parcheggio e l’utilizzo dei mezzi pubblici, anche in chiave intermodale;
– incrementare la sicurezza su strada delle utenze deboli (pedoni con particolare riferimento a bambini, anziani e disabili, ciclisti), attraverso puntuali interventi di miglioramento di incroci, attraversamenti pedonali e rete viaria ciclabile e pedonale, anche con indicazioni da recepire nel redigendo Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA);
– promuovere l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all’auto privata, con valorizzazione del trasporto su ferro e miglioramento dell’accessibilità e fruibilità del trasporto su gomma, anche attraverso le integrazioni tariffarie, le iniziative di mobilità condivisa (car sharing; car pooling; bike sharing), la valorizzazione dei sistemi di trasporto pubblico e privato non di linea (TAXI e NCC);
– valutare l’influenza determinata dal riutilizzo delle aree dismesse (ex Ospedale S Anna; ex Ticosa; ex caserma De Cristoforis; ex OP S. Martino), dalle importanti variazioni all’assetto viabilistico (chiusura passaggio a livello di Grandate; apertura tangenziale), nonché dalle trasformazioni del territorio di iniziativa privata (in esecuzione o in programma);
– regolare la circolazione e la sosta dei quartieri di corona alla convalle per salvaguardare in via prioritaria le necessità dei residenti e dei titolari degli esercizi commerciali;
– attraverso la ricognizione del fabbisogno di sosta dei residenti e degli “utilizzatori” della città, individuare l’offerta adeguata di parcheggio, da attuare anche attraverso collaborazione pubblico/privato;
– migliorare la fruibilità dei parcheggi esistenti e le informazioni sullo stato del traffico attraverso sistemi intelligenti di gestione della mobilità;
– promuovere in tutti i settori l’adozione e l’utilizzo di veicoli a emissioni basse o nulle (LEV – ZEV) per il trasporto di persone e di merci
E’ stato inoltre deciso che con l’arrivo alla procedura di Vas sarà costituito un tavolo di confronto con i principali portatori di interesse pubblici e privati. Si stima di arrivare all’approvazione del nuovo piano del traffico nel giro di circa un anno.
4 Commenti
finirà tutto in fumo per lasciare tutto com‘è
Ma insomma dopo tutto sto popò di argomentazioni le soluzioni quali sarebbero? Tanto fumo e niente arrosto. Faremo, vedremo, ma in concreto cosa si vuol fare??diteci li faremo così,la faremo cosà.. Sennò saranno le solite sparate da campagna elettorale
Sperem!
Il piano del traffico Luciniano/Gerosiano prospettava molte soluzioni oscure e contorte, questa volta auguriamoci più linearità e chiarezza, magari non spendendo altri 70.000 e passa euro
In ogni caso, ad andare bene, se ne parlerà minimo nel 2020 …forse
Diciamo che l’unica cosa che mi soddisfa di questa rivisitazione e’ l’archiviazione dell’ ing. LORINI che per 20 anni ha voluto lasciare il PUT fermo, nonostante sollecitazioni e richieste fatte. Non parliamo dell’incrocio di villa Olmo dove ho materiale per dimostrare il suo completo e continuo disinteressamento !!