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Como, il bando del luna park c’è, la massa di detriti sul piazzale anche. “Il sindaco non faccia giochetti”

Il bando per il Luna Park di primavera dal 28 marzo al 19 aprile a Muggiò, c’è. Ma, al momento, piazza d’Armi è ancora invasa dal materiale raccolto in città ai tempi del pesantissimo maltempo di settembre (anche se il sindaco Alessandro Rapinese ha garantito un intervento da 100mila euro per le prime rimozioni).

Allo stato dei fatti, però, il segretario del Circolo Pd Como di Albate e la consigliera comunale Eleonora Galli chiedono chiarezza, anche perché se l’area destinata alle giostre a Muggiò arriva a 16.700 metri quadrati (più 5900 per i caravan), i carriaggi sono stati destinati al posteggio P1 di Casate, nei prezzi del palazzetto del ghiaccio, e in via Adamello a Tavernola.

“C’è il bando per il Luna Park con termine al 15 gennaio per la presentazione delle domande ma la situazione, come si sospettava, è confusa e difficoltosa per i giostrai che volessero presentare la domanda – spiegano in una nota – Sono passati tre mesi dalla nota emergenza di settembre, è passato un mese dalla delibera comunale con la quale la giunta ha individuato per il Luna Park 2026 l’area di Lazzago quale alternativa alla Piazza d’armi di Muggiò qualora questa non fosse disponibile”.

“A differenza dell’area di Via sportivi comaschi, l’area di Lazzago non è idonea allo scopo, è molto più piccola (11.900mq invece di 22.600 mq) e quindi molte attrazioni verrebbero meno mettendo, guarda caso, in difficoltà l’organizzazione dell’evento da parte dei giostrai – proseguono i due esponenti Pd – Inoltre, quell’area non è nemmeno pronta e andrebbe adattata: solo per dirne una, l’assenza di parcheggi e la vicinanza con le case di proprietà della Cooperativa Abitazione Comense, problematiche difficilmente superabili in tempi brevi”.

Poi ecco il fronte della massa di detriti ancora presente in piazza d’Armi: “È anche passato un mese da quando è stato comunicato lo stanziamento di 100 mila euro (cifra non sufficiente per la completa rimozione dei detriti!) senza che, ad oggi, sia stato ancora mosso un dito. La discarica emergenziale è ancora tutta lì e, purtroppo, incrementata dai lasciti abusivi di qualche incivile “stimolato” da quella situazione di disordine”.

“Ecco . concludono Finizio e Galli – qualche settimana fa ci si augurava che Rapinese non stesse protraendo di proposito i tempi di rimozione dei detriti. Ora l’augurio, vista la situazione, si trasforma in un invito a non fare giochetti finalizzati a impedire in un modo o nell’altro il Luna Park, considerato che la domanda va presentata dai giostrai entro il 15 gennaio in una situazione di totale incertezza. Il quartiere di Muggiò non vuole una discarica lì per chissà quanto tempo, la città vuole godere del Luna Park nella sua sede tradizionale”.

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