Parole di fuoco. Pesantissime, sono quelle che arrivano dal consigliere comunale (e capogruppo) di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi. E vanno come una bombarda sul coordinatore provinciale, Stefano Molinari, già protagonista recente di vicende complicate nel partito. Non è un mistero la guerra intestina consumata dopo le regionali, l’ultimo capitolo lo raccontavamo qui: Fratelli d’Italia, la vendetta di Molinari dopo le regionali: rimosso Zauli. Aria di battaglia nel partito comasco. D’altronde la vicenda si dipanava anche in questa intervista (sempre dopo le regionali): La sconfitta di Molinari: “Determinanti lago e Rovellasca. Tre dirigenti hanno fatto scelte diverse ma il partito è con me”. Salta qualcuno? “Faremo valutazioni”.
Le posizioni di Cantaluppi, e dell’altro consigliere Antonio Tony Tufano, peraltro, hanno di recente portato all’addio al partito dell’ex candidato sindaco del centrodestra Giordano Molteni, qui l’intervista in anteprima su queste pagine: Como, l’ex candidato sindaco Molteni lascia FdI e va nel Misto: “Non sto bene. Cantaluppi e Tufano pappa e ciccia. A chi rispondono?”. Su Rapinese: “Mangia in aula”.
Premesse necessarie per introdurre il comunicato inviato da Cantaluppi (per il gruppo consigliare quindi con l’appoggio del collega Tufano) questa sera, segno di una guerra fratricida nel partito tra i ‘nuovi’ e l’establishment (ricordiamo che Molinari è diretta emanazione dell’uomo fortissimo dei meloniani in terra lariana, il sottosegretario Alessio Butti). Al netto di qualche tentativo, non riuscito, di diplomazia i toni sono sanguinari:
“Il Gruppo Consiliare di Como, preso atto delle decisioni del Coordinatore Provinciale, Stefano Molinari, esprime le proprie perplessità, qui riassunte per punti:
1) la scelta di sollevare il Responsabile degli Enti Locali senza una motivazione plausibile, ma, a parere degli scriventi, solo per aver appoggiato in campagna elettorale due amministratori locali di Fratelli d’Italia e non lo stesso coordinatore, – peraltro da molto non più amministratore locale- rischia di danneggiare il Partito e di dare l’idea che invece di unire e compattare nella fase post voto si voglia avviare una sorta di resa dei conti, l’esatto contrario di cui riteniamo abbia bisogno FDI a Como in questo momento;
2) la scelta di sopprimere i Coordinatori Territoriali, altrettanto immotivata, rischia di compromettere il rapporto tra eletti negli Enti Locali ed i Circoli Territoriali, soprattutto in un momento nel quale bisognerebbe favorire la partecipazione e il dialogo tra circoli ed eletti e non il contrario. Anche in questo caso ci sembra che non si stia facendo l’interesse del Partito, primo obiettivo che dovrebbe avere un Coordinatore Provinciale, ma quello personale o di una fazione;
3) il coinvolgimento degli eletti nei Consigli Comunali, con particolare riferimento a coloro che hanno dimostrato di ottenere ampio consenso tra i propri concittadini, ci sembra la via maestra per far crescere il radicamento del Partito sul territorio. Un Coordinatore Provinciale che vuole agire nell’interesse del Partito, senza farsi annebbiare da rancori personali, dovrebbe fare questo, e non allontanare il Sindaco del Comune più popoloso della provincia nel quale FDI esprime il primo cittadino.
Tutte queste motivazioni ci portano a dissentire verso le scelte operate recentemente dal Coordinatore Provinciale, e speriamo che le stesse possano essere riviste; ancor più auspichiamo che il metodo della scelta solitaria al vertice non sia applicato nuovamente in futuro.
A breve infatti, a seguito delle dimissioni dal ruolo di Coordinatore Cittadino di Enrico Avalli, si dovrà necessariamente procedere alla sua sostituzione. Auspichiamo fin d’ora che per questa scelta il Coordinatore Provinciale coordini davvero, sentendo gli eletti in Consiglio Comunale, gli iscritti e il Coordinamento Provinciale tutto, e non metta tutti di nuovo di fronte a una scelta compiuta in autonomia, ancor più se viziata da motivi di rivalsa personale“
Ringrazio per l’attenzione e invio cordiali saluti.
Lorenzo Cantaluppi
6 Commenti
Sicuramente non l’ha scritto lui, di ciò sono certo al 100%, così come chiunque conosca il Signor Cantaluppi.
Non è certamente per insultarlo, ognuno ha le sue qualità e, purtroppo, un appropriato uso della dialettica non rientra tra le sue.
Con estrema probabilità l’autore di questo scritto è quel Gianluca che alcuni rammentano…
Queste sono chiacchiere, la realtà è invece un’altra e cioè che con il suo arrivo (era stato eletto nella lista di Forza Italia) Tufano ha portato in Fratelli d’Italia l’approccio tipico del suo mentore, Gianluca Rinaldin: correntismo finalizzato all’ottenimento di posti e mai su questioni di merito, politiche (vedi lotte intestine a Fi-Pdl). La conferma sta nel fatto che in questo pseudo-comunicato non ci sia nemmeno una riga sulle grandi questioni riguardanti il nostro territorio in materia di urbanistica, sicurezza o politiche a sostegno della famiglia. Detto questo, quando si parla di lui è sempre bene ricordare che insieme a pochi altri Stefano Molinari si è caricato sulle spalle Fratelli d’Italia quando era al 2% e lavora sul territorio in modo totalmente disinteressato. Sarebbe bello se i due giovani consiglieri cominciassero a dare realmente voce ai tanti comaschi che li hanno votati mettendo la stessa energia cominciando – finalmente – fare opposizione a questa amministrazione.
Ma in redazione siete sicuri che Cantaluppi sia capace di scrivere un intervento del genere? Siate seri, non squalificate chi, come voi, ha il dono della scrittura e la conoscenza della lingua italiana
che la predica arrivi da chi non rende conto al partito è quantomeno curioso
Odore di scissione…
Le beghe di cortile che danno la misura della caratura politica dei rappresentanti comaschi.
Ridicolissimi