Raccontavamo solo poche ore fa della stangata record del Comune di Como sulle società sportive con i contributi ridotti a una mancetta di 1.500 euro. Sulla questione interviene duramente il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari che fu anche assessore allo sport della giunta Bruni:
Come ex assessore allo sport, ho sempre creduto nel valore sociale dello sport, che rappresenta un pilastro fondamentale per la crescita delle nuove generazioni e per il benessere della nostra comunità. Durante il mio mandato, introdussi il principio per cui le società sportive venivano valutate non per i titoli vinti, ma soprattutto per l’impatto sociale che riuscivano a generare. È grazie a questo principio che le società sportive hanno potuto farsi carico di progetti per i ragazzi, le famiglie e le persone con disabilità, consolidando il loro ruolo insostituibile nel tessuto sociale comasco.
Il bando appena pubblicato per la concessione di contributi alle società sportive, con un totale stanziato di soli 40.000 euro, è un segnale preoccupante. Ridurre il massimo contributo per ogni società a 1.500 euro, una cifra irrisoria rispetto ai 10.000 o 8.000 euro che erano previsti in passato, significa ignorare completamente le reali necessità di chi lavora quotidianamente per garantire accesso allo sport ai nostri giovani.
Ancora più grave è l’esclusione delle realtà che operano con ragazzi disabili ma che non sono affiliate al CIP, come chi lavora con Special Olympics o chi supporta giovani autistici al di fuori delle competizioni ufficiali. Questo non solo penalizza associazioni che già si basano sul volontariato, ma vanifica gli enormi sforzi che queste realtà compiono per creare inclusione attraverso lo sport.
Chiedere alle società sportive di produrre una mole di documenti e spendere tempo prezioso per un contributo che non copre nemmeno i costi minimi è un affronto a chi porta avanti con passione e sacrificio un lavoro che le istituzioni dovrebbero sostenere e valorizzare.
Faccio appello all’amministrazione comunale affinché riveda queste scelte, riconoscendo il ruolo insostituibile delle società sportive non solo come custodi di tradizione sportiva, ma come motore di coesione sociale e crescita umana per la nostra comunità. Non possiamo permettere che il nostro territorio perda questo patrimonio prezioso per colpa di politiche miopi e penalizzanti.
Sempre da FdI interviene il coordinatore di Gioventù Nazionale Emanuele Marone:
Il Taglio dei contributi sportivi alle società dimostra per l’ennesima volta l’incapacità di questa giunta. Incapacità di comprendere come le società sportive siano la prima linea della lotta all’esclusione sociale nonché punto centrale della crescita della persona, l’Assessore Roperto, nonché vice sindaco sa che ha la delega alle politiche sociali?
Ancor più aberrante è il criterio con il quale vengono ripartiti i fondi: non possono infatti accedervi le società sportive che ,pur avendo manifestato interesse a sanare situazioni pendenti con il Comune, presentano ad oggi, magari per lunghezze burocratiche, un debito. Il diritto allo sport, recentemente inserito anche nella carta costituzionale, sconosciuto.
Il tutto, in maniera beffarda, visto che solo poche settimane fa la Giunta ha approvato uno stanziamento di 500.000 euro esclusivamente per la riqualificazione della Como Nuoto, che seppur necessaria, risulta ad accesso limitato ed esclusivo per la cittadinanza, dimenticando completamente l’impianto pubblico di Muggiò tanto sbandierato in campagna elettorale.
Quella del Sindaco e della sua Giunta sembra un crociata contro il futuro della citta: In pochi mesi ha cancellato anni di impegno giovanile nello sport e nell’associazionismo, per non parlare delle chiusure dei plessi scolastici.