Il dibattito sarà anche accademico finché si vuole, ma grazie al cielo – sebbene in campagna elettorale – non soltanto di posteggi e Ticosa si parla, pur senza negare il peso che questi eterni temi hanno e avranno tra cittadini, politici e amministratori (e siamo sempre aperti a contributi e opinioni: redazionecomozero@gmail.com) Di sicuro, il confronto sull’aspetto di un luogo simbolo quale piazza Cavour – il cuore vista lago della città – è comunque molto meno secondario di quanto appaia.
Ma oggi, un intervento che allarga e di molto la questione arriva dal segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari. Il quale, per ironia della sorte, contesta duramente proprio uno dei più ferici critici di piazza Cavour, ossia il direttore generale dell’Hotel Barchetta, ma muove critiche decisamente pesanti anche all’impatto visivo di altre zone della città.
“Leggo illustri interventi sul dibattito riguardante piazza Cavour – scrive Molinari su Facebook – Tutti assolutamente rispettabili e certo non si può che essere d’accordo. Si potrebbe fare di meglio: il verde, le panchine, l’illuminazione, la fontana ecc ecc”. Una premessa soft a cui fa seguito il colpo da ariete: “Io penso che la bruttezza della piazza dipenda, come purtroppo accade anche ad altre aree di affaccio sul lungolago, in primo luogo da una architettura anni Sessanta e Settanta in cui qualcosa non ha funzionato visto i risultati che caratterizzano molte città italiane. Vogliamo parlare dello stabile che ospita anche l’Hotel Barchetta? Un pugno nello stomaco per chi guarda la città dal lago”.
Ma, come si accennava, Molinari va molto oltre e chiaramente – pur senza nominare alcuno – il dito puntato è sulle amministrazioni della Prima Repubblica, con la Dc predominante e il petapartito imperante.
“Vogliamo spostarci nella zona stadio viale Fratelli Rosselli, viale Masia e limitrofe con molti condomini (non tutti fortunatamente) che ricordano le periferie delle città sovietiche. La colpa di tutto questo di chi sarà? A voi l’ardua sentenza”, è il sibillino finale di Molinari.
5 Commenti
“Ma chi ha voluto i condomini sovietici in Rosselli e Masia?”. Mi sembra un pò tardi svegliarsi adesso. Non sarebbe meglio occuparsi dei programmi in essere e porterli a termine al più presto? non è che manchino gli argomenti.
Egr. Sig. Molinari, l’Hotel Barchetta non è degli anni ’60, ma fu costruito nel 1956, quindi precedente. Il mastodonte del parcheggio di Valduce è post 1994.
Le brutture di Como forse sono altre, su cui le giunte post 1994 possono aver influito, sia come arredo urbano che come viabilità.
Documentarsi mi sembra un dovere prima di sproloquiare.
Purtroppo Como, come moltissime altre città e paesi, vennero falcidiate da una sorta di indigestione onnivora edilizia.
L’esigenza abitativa, ignorarlo sarebbe non conoscere la storia economica del paese, portò anche a questo. Un po’ di speculazione edilizia (parola dimenticata ma temo sempre attuale) fece il resto
Però a leggere quanto sopra sembra che la DC o il pentapartito stia ancora governando Como, o che tutto si sia fermato all’atto della fine delle costruzioni. Saremo in presenza di una curva spazio temporale di einsteniana memoria ?
Suppongo, non vorrei essere troppo ottimista, sia noto che la DC finì la sua esperienza nel 1994 e che AN e poi FDI con altri hanno governato per più volte Como.
Proposte di miglioramento della piazza e qualche attuazione? Non pervenute.
Un progetto di ampio respiro di rigenerazione urbana che coinvolgesse tutta la città e una visione prospettica che andasse oltre il solo costruire ? Non pervenuto
Complimenti a Molinari, che dici, abbattiamo i “casermoni” di viale Rosselli, Recchi e Masia, mandiamo via le migliaia di persone che ci vivono e ci facciamo delle villette bi-famigliari?
Poi ci chiediamo perché la Minghetti ha il 44% dei voti e Molinari rasenta lo zero… ancora una volta a destra abbiamo un candidato impresentabile…. accidenti che peccato!
E chi ha voluto la cloaca massima?!? Non è interessante discutere su quanto sia brutta Piazza Cavour, su quanto è mal messo il Lungolago o sulla cattiva pensata di chi ha costruito i condomini anni ’60 di viale Masia e della zona Borghi. Il tema è cosa si potrà fare, a dire il vero non molto, per migliorare la situazione nei prossimi vent’anni. L’idea di abbattere l’Hotel Barchetta o i condomini di viale Masia è così strampalata che non merita considerazione. Perché discutere sulla loro bruttezza? Mah… Si farebbe molto meglio a trovare soluzioni per abbellire la città in futuro e, a dire il vero, la proposta di parcheggio al Gallio lanciata da uno dei due Assessori di Fratelli d’Italia, fortunatamente bocciata dalla maggioranza, non andava sicuramente in questa direzione e, a ben guardare, neppure nel miglioramento della mobilità. Dopo cinque anni in cui Fratelli d’Italia ha avuto l’Assessorato al Patrimonio e quello all’Urbanistica spiegare che il brutto è del passato remoto serve solo a ricordarci che nel passato prossimo la giunta di centrodestra non ha proprio combinato nulla.