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Covid – Ok in Lombardia: sierologico per i conviventi di positivi, tamponi privati pagati dalla Regione e studio sugli over-65

Seduta pomeridiana per il Consiglio regionale oggi, 16 giugno, dedicata a diverse mozioni sull’emergenza Covid-19. Ci sono decisioni importanti.

Diversi temi aperti su cui si è votato: istituzione dell’elenco regionale telematico per gli operatori socio-sanitari (Consolato Mammì del M5Stelle e Carmela Rozza del PD); esecuzione nell’ambito del Servizio Sanitario Regonale dei tamponi molecolari e dei test sierologici (mozioni PD e Lega); piano di sanità territoriale post Covid-19 (Fabio Pizzul, PD); richiesta al Governo di predisporre un sistema di riconoscimento finanziario che garantisca i mancati gettiti regionali conseguenti all’emergenza Covid-19, i livelli essenziali delle prestazioni del sistema regionale nonché la copertura delle spese sostenute (Mauro Piazza, Forza Italia).

Da evidenziare la questione legata agli over 65 e del test sierologico per i conviventi dei positivi Covid.

Tamponi molecolari e test sierologici

Sono state unificate in un nuovo testo, firmato da maggioranza e opposizione e illustrato in Aula dal Consigliere regionale del PD Samuele Astuti, le mozioni di PD e Lega che riguardavano entrambe tamponi e test sierologici.

Nel documento approvato all’unanimità, si chiede di realizzare, nell’ambito del SSR, uno studio epidemiologico sugli over 65, tramite test sierologici ed eventualmente tamponi; di accertare, attraverso le Ats e i medici di medicina generale, che tutti i conviventi di persone segnalate Covid siano stati sottoposti a test sierologico e, se positivo, a successivo tampone nasofaringeo; di prevedere infine che il costo dei tamponi eseguiti in regime privatistico, a seguito di test sierologici, sia a carico del SSR secondo la tariffa stabilita dalla DGR 3131/2020.

Il documento impegna inoltre la Giunta e l’Assessore competente a indicare una tariffa standard per i laboratori privati autorizzati a eseguire i test sierologi e procedure semplificate per le aziende ai fini di uno screening sui propri lavoratori, dando priorità alle aree maggiormente colpite.

Nel dibattito sono intervenuti Raffaele Erba (M5S), Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti), Alessandra Cappellari (Lega), Manfredi Palmeri (Energie per l’Italia), Simona Tironi (Forza Italia) e l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Le altre mozioni:

Covid, mancati introiti Regione per 318 milioni: “Stato compensi calo”

L’emergenza Covid ha impattato in maniera significativa sulla finanza pubblica, a tal punto che le Regioni a statuto ordinario stimano una fabbisogno finanziario di circa 2 miliardi, un “buco” che, se non interverranno forme di compensazione, dovrà essere colmato con la riduzione della spesa corrente e dunque con il taglio dei livelli essenziali delle prestazioni.

L’allarme arriva dal Consiglio regionale lombardo che oggi ha approvato a larga maggioranza (contrario il M5Stelle per mancata accettazione di una loro proposta di modifica sui fondi alla sanità privata) due mozioni abbinate  – primi firmatari Mauro Piazza di Forza Italia e Marco Colombo della Lega – con le quali si impegna la Giunta regionale a richiedere con la massima urgenza al Governo di predisporre un sistema di riconoscimento finanziario che garantisca e compensi i mancati gettiti regionali e provveda alla copertura delle spese sostenute dalla Regione durante l’emergenza Covid. Si chiede al tempo stesso la facoltà per questo esercizio di disapplicare i vincoli di finanza pubblica. Per quanto riguarda Regione Lombardia le minori entrate correnti dovrebbero essere pari a circa 318 milioni.

 Piano sanità post-Covid

Istituire una struttura di programmazione sanitaria per il coordinamento dell’assistenza territoriale e dei servizi sociali dei Comuni con l’obiettivo di dare il via a un piano sanitario post-Covid. E’ quanto chiede alla Giunta regionale una mozione del Partito Democratico (primo firmatario Fabio Pizzul, illustrata in Aula da Carmela Rozza) approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il documento punta a garantire il tracciamento epidemiologico tramite test sierologi e relativi tamponi rinofaringei e ad assicurare la piena realizzazione entro la fine di luglio del numero di Unità speciali per la continuità assistenziale (USCA), con l’obiettivo, come previsto dalla normativa nazionale, di istituirne una ogni 50 mila abitanti. Il documento parla anche di vaccinazione antinfluenzale obbligatoria per gli over 65, categorie fragili e insegnanti e sollecita la messa in rete di una piattaforma informatica di telemedicina.

Sanità: un elenco regionale per gli Operatori Socio Sanitari

Istituire un elenco regionale degli Operatori Socio Sanitari. Lo prevede una mozione (primi firmatari Gregorio Mammì del M5Stelle e Carmela Rozza del Partito Democratico) approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea lombarda. Il documento, oltre all’adozione dell’elenco, tenuto e curato dai competenti organi regionali, impegna tra l’altro il Presidente e la Giunta regionale a rivedere la disciplina regionale riguardante la formazione e l’espletamento delle prove d’esame.

Gli operatori socio sanitari sono, come abbiamo potuto constatare durante l’emergenza sanitaria Covid, il vero front-office della sanità lombarda – ha spiegato il consigliere Gregorio Mammì -. È quindi necessario intervenire per un giusto riconoscimento della loro professionalità e dei criteri della loro formazione, anche ai fini di un adeguato trattamento contrattuale”.

Rafforzare il percorso formativo degli operatori socio sanitari porta a migliorare l’efficienza della loro attività in ambito sanitario e sociale – ha sottolineato la consigliera Carmela Rozza –. Si tratta di una figura di garanzia richiesta da strutture pubbliche e private, oltre che di grande importanza per l’assistenza domiciliare”.

Per i proponenti l’elenco “consentirebbe di implementare il sistema di monitoraggio dei diversi aspetti attinenti alla figura dell’operatore socio-sanitario in ambito regionale, sia riguardo alla verifica delle competenze effettivamente acquisite, sia in relazione al fabbisogno di personale dotato della specifica qualifica e, quindi, alle prospettive occupazionali degli interessati“.

Revoca affidamento da Aria a Diasorin per fornitura test ricerca anticorpi neutralizzanti

Respinta a maggioranza la mozione del Movimento Cinque Stelle (Massimo De Rosa) sull’accordo firmato dalla società Diasorin col Policlinico San Matteo di Pavia e la Regione per la creazione di test sierologici certificati.

La mozione chiedeva al Presidente della Giunta e agli Assessori competenti, alla luce della sentenza del Tar che ha annullato l’accordo di collaborazione scientifica tra San Matteo e Diasorin, di revocare l’affidamento diretto, senza gara, alla stessa Diasorin da parte di Aria Spa, l’Agenzia regionale per l’innovazione e gli acquisti, per la fornitura di test sierologici. L’Assessore al Welfare Giulio Gallera ha spiegato che la decisione di Regione risalente all’aprile scorso era stata dettata dall’urgenza dovuta all’epidemia, dalla necessità di avviare l’attività di screening sugli operatori sanitari e dall’idoneità del test Diasorin per la ricerca di anticorpi neutralizzanti. “Tale scelta – ha aggiunto –  era stata sostenuta dal parere positivo del Comitato tecnico e scientifico”.
Gallera ha inoltre informato l’Aula che, a seguito della sentenza del Tar, Aria Spa ha sospeso l’acquisizione di altri test da parte di Diasorin in attesa della decisione del Consiglio di Stato e che il 12 giugno scorso Aria ha aggiudicato con procedura negoziata in favore di nove operatori economici e il miglior offerente è risultato ROCHE.

Sulla mozione sono intervenuti anche Michele Usuelli (+ Europa), Maria Carmela Rozza (PD) ed Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti).

In conclusione di seduta il Consiglio regionale ha quindi nominato i rappresentanti regionali del Collegio sindacale di Finlombarda SpA, tre componenti nel Collegio dei revisori di PoliS Lombardia e tre componenti nell’Organo di revisione della Fondazione regionale per la Ricerca Biomedica.

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